Pietralata va avanti, sorpresa in arrivo
Si lavora sotto traccia per il 2027. A breve il disegno che Gualtieri definì «bellissimo»
Sono giorni in cui la calma apparente nasconde in realtà un lavorio importante per il futuro stadio della Roma. Da una parte i progettisti incaricati dal club continua a predisporre il corposo dossier che deve essere presentato al Comune, dall’altra la politica cerca di farsi trovare pronta predisponendo le fasi preliminari e verificando costantemente che non ci siano ripensamenti tra gli scranni di Palazzo Senatorio. Del resto l’opportunità rappresentata dall’impianto giallorosso non può essere considerata facilmente ripetibile, e quindi c’è la consapevolezza che non si debbano correre inutili rischi, che compromettano l’iter e riproducano quanto accaduto per Tor Di Valle.
Il progetto che riguardava la riqualificazione dell’ex ippodromo di Lafuente è rimasto incagliato tra ripensamenti e guai giudiziari che ne hanno determinato il fallimento. Già con le richieste dell’amministrazione Marino, che pretendeva dai proponenti una serie di infrastrutture pubbliche a carico dei privati e che determinarono una ridefinizione di quanto inizialmente previsto (con le opere a compensazione che moltiplicarono i metri cubi di cemento), si sviluppò un primo nodo difficile da sciogliere.
Quanto poi avvenne in seguito, con la ridefinizione del progetto ad opera della Giunta Raggi, l’arresto di Luca Parnasi, ed infine (questo veramente imprevedibile) la pandemia mondiale, portò la nuova proprietà subentrata a James Pallotta a rinunciare a quella ambiziosa idea. Quindi la virata su Pietralata, con un progetto meno invasivo, ma sviluppato in un quadrante meno periferico e già integrato nel tessuto urbano della Capitale, che finora ha visto il consenso di quasi l’intero arco politico. E questo nonostante la dura e ferma opposizione di numerosi Comitati di zona (fatto peraltro comune un po’ a tutte le proposte nella nostra città e quindi ampiamente preventivabile).
Comitati che ieri pomeriggio hanno incontrato cittadini, politici di tutti gli schieramenti, e media, per mostrare nel dettaglio le criticità della zona scelta per la costruzione dell’impianto.
Tornando al consenso trasversale sul progetto, c’è la consapevolezza da parte di tutte le parti coinvolte, che questa non debba essere data per scontata, che vada cavalcata finché possibile, e che vada addirittura alimentata con costanza. Per questo i vertici del Campidoglio, a cominciare dal Sindaco Roberto Gualtieri, non perdono occasione per ribadire la bontà dell’operazione e l’ambizione di rispettare i tempi previsti, con l’inaugurazione nel 2027. Ed anche dalla Roma sembra che la questione sia chiara, al punto che non si esclude che nelle prossime settimane possa esserci qualche sorpresa e qualche annuncio. Nulla filtra sull’oggetto della sorpresa, ma ci piace pensare che possa essere finalmente il disegno del nuovo impianto, quello visto per ora solo dal Sindaco di Roma Capitale, che lo ha definito «bellissimo e straordinario».
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