Raggi: "La maggioranza si sgretolò a causa di possibili risarcimenti sullo stadio"
Le dichiarazioni dell'ex sindaco: "Io ero contraria e lo stesso Grillo mi chiamava per sapere come mai non bloccavamo il progetto. Tanti consiglieri cambiarono posizione"
Si continua a parlare del nuovo stadio della Roma in varie sedi, anche quelle giudiziarie. In merito al processo sull'iter burocratico del vecchio progetto, anche l'ex sindaca Virginia Raggi ha parlato. Va ricordato che gli indagati sono 20 fra imprenditori, consiglieri e deputati. Ecco le dichiarazioni di Virginia Raggi: “Il timore di richieste di risarcimento fu determinante nel cambiamento di posizione fra i consiglieri del M5S sullo stadio della Roma. Di fatto nel movimento si erano creati due fronti. Lo stesso Beppe Grillo mi chiamava per capire come mai non riuscivamo a fermare il progetto e gli spiegai che c’erano stati problemi interni alla maggioranza e al M5S. Inizialmente tutti nel M5S eravamo contro lo Stadio, ma i timori di richieste risarcitorie portarono a un cambiamento graduale di posizione. De Vito, come me era contrario ma prendevamo atto che la maggioranza si stava sgretolando e che non c’erano i numeri in aula per arrivare ad annullare la delibera dell’ex sindaco Marino. Io cercavo di tutelare la posizione iniziale del M5S e quindi pensammo di tagliare le cubature del progetto iniziale, mi sembrava una strada obbligata, riducendo l’impatto. Così arrivammo all’idea di ‘uno Stadio fatto bene’. La consideravo una scelta del meno peggio. Certamente però io come sindaco non potevo prescindere dalla posizione dell’avvocatura capitolina che prospettava il rischio di richieste risarcitorie da parte della As Roma”.
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