Stadio in Campidoglio: prima uscita per Lina Souloukou
Il nuovo CEO con Ryan Friedkin ha raggiunto il sindaco: incontro conoscitivo. Intanto le commissioni riunite hanno lavorato su emendamento mobilità, viabilità e Pertini
L'esordio del nuovo Ceo della Roma Lina Souloukou non poteva essere migliore di quello registrato nella serata di martedì scorso. Come abbiamo scritto, infatti, la nuova dirigente giallorossa, il cui nuovo ruolo è stato ufficializzato proprio due giorni fa in avvicendamento all’ex Ceo Pietro Berardi, accompagnata dal Vice Presidente Ryan Friedkin, ha incontrato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, e poi salutato i consiglieri riuniti per definire gli emendamenti alla delibera di Pubblico Interesse sullo stadio che dovrebbe sorgere a Pietralata. Un incontro di cortesia, utile solo (o quasi) a conoscersi, e soprattutto a ribadire l’importanza del nuovo impianto per la crescita del club e delle sue ambizioni.
Un modo per ribadire, se mai ve ne fosse stato bisogno, l’impegno, finanziario e progettuale, che la proprietà texana della società ha garantito, ed intende continuare a farlo, per la realizzazione dell’opera nel suo complesso. E mai presenza fu più propizia, perché proprio in quei minuti, i consiglieri capitolini impegnati sulla delibera (i Presidenti della 5 Commissioni che stanno vagliando il testo, l’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, con i tecnici del dipartimento di cui sopra, e un manipolo di consiglieri particolarmente attivi sul tema) stavano trovando la quadra sul provvedimento che poi dovrebbe arrivare in Aula per il voto finale.
Cosa chiede il Comune
Tra gli emendamenti spiccano quelli relativi alla mobilità e alla viabilità. Sui parcheggi viene chiesto di ricalcolare la necessità «sul massimo della capienza dello stadio prevista in 62.000 spettatori», con la conseguente “dotazione di parcheggi aggiuntivi rispetto a quella esistente o comunque già prevista dagli strumenti urbanistici”, stimabile in circa 5.000 posti aggiuntivi.
Importante il passaggio relativo all’Ospedale Pertini, con l’obbligo in fase di realizzazione delle opere di «minimizzare al massimo i fattori di disturbo», di mitigare l’impatto acustico nel corso degli eventi, e soprattutto di individuare e realizzare «una soluzione infrastrutturale coerente e adeguata che garantisca sempre e comunque l’accesso carrabile quanto più diretto e immediato da parte di tutti i possibili utenti all’Ospedale anche durante le fasi di accesso ed esodo degli spettatori dall’impianto sportivo».
Tutte questioni note e su cui la Roma ha già garantito la massima disponibilità. Rinviata invece la questione dell’implementazione della Metro B, che viene evocata come una generica garanzia che una percentuale ancora da stabilire degli utenti raggiunga lo stadio con i mezzi pubblici. Ed ancora, tema proposto dal Presidente della Commissione Sport Bonessio, ed anticipato proprio a questo giornale, sarà l’Assemblea a incaricare «un rappresentante di Roma, nella persona del Sindaco o suo delegato, a partecipare alla conferenza di servizi decisoria».
Si tratta per il momento solo di bozze che andranno limate nelle prossime ore, ma che rappresentano un passo in avanti importante. E non a caso domani mattina le Commissioni Lavori Pubblici e Patrimonio compiranno un sopralluogo all’area in esame, propedeutico al voto finale.
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