Stadio, un’altra spinta da Roma
Gualtieri: «Bene la chiusura della Conferenza dei servizi preliminari. Riqualificheremo il quadrante Pietralata»
Che la strada per arrivare al nuovo stadio della Roma fosse, per certi versi, spianata o quantomeno non in salita (come invece accaduto nel recente e meno recente passato), lo avevamo già scritto da settimane. E che la Conferenza Preliminare dei Servizi avesse completato il proprio lavoro con un parere positivo, è altra cosa già scritta. Mancava solo che i tecnici dell’Assessorato all’Urbanistica completassero la redazione del verbale che il Comune avrebbe dovuto poi trasmettere agli Enti competenti per l’avvio dell’Iter per la Pubblica Utilità. Ed il lavoro ieri è stato completato, come annunciato direttamente dal Sindaco Roberto Gualtieri attraverso il proprio profilo Twitter.
«Bene la chiusura nei tempi previsti della conferenza dei servizi preliminare per la realizzazione del nuovo stadio della As Roma - ha scritto il Sindaco - Con l’assenso tecnico prosegue l’iter per la realizzazione di un’opera importante per Roma che contribuirà a riqualificare il quadrante di Pietralata». In realtà il verbale va forse anche oltre il semplice assenso tecnico, al punto da mettere nero su bianco anche quali dovranno essere gli obblighi del proponente dopo la delibera di Pubblico Interesse. Un passaggio formalmente corretto, ma che per certi versi va considerato quasi irrituale. Nelle 18 pagine di verbale (consultabili online sul sito del Comune di Roma e a cui vanno aggiunti i numerosi allegati) è possibile leggere i pareri dei vari Enti, e scoprire anche che alcuni di questi hanno deciso di non esprimersi. Il IV Municipio per esempio, che però ha inviato una delibera di Giunta che approva il progetto all’unanimità. O la Ragioneria Generale del Comune, come pure il Dipartimento Centrale Appalti del Comune, ACEA, ed ancora il Dipartimento Viabilità della Città Metropolitana.
Soggetti questi che hanno preferito rinviare ogni decisione alla Conferenza Decisoria, quindi al progetto definitivo. Niente comunque che possa impensierire il proponente, la Roma, che da oggi è forte del «sostanziale assenso sullo Studio di Fattibilità» espresso dalla Conferenza Preliminare. Certo restano da chiarire alcuni aspetti, come per esempio (e per certi verso soprattutto) la «fattibilità e sostenibilità» dell’opera alla luce delle prescrizioni che verranno richieste alla luce dei pareri espressi finora. Prescrizioni che dovranno necessariamente essere integrate già in questa fase per arrivare il prima possibile alla Pubblica Utilità. Il verbale infatti ora passa nelle mani del IV Municpio per un parere, non ostativo, ma comunque importante, per poi arrivare nelle aule delle Commissioni Capitoline competenti, quindi in Giunta per infine produrre la delibera che l’Assemblea di Roma Capitale dovrà votare come certificazione dell’interesse comune verso l’opera richiesta dalla Roma. Si va avanti.
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