Pietralata, il Comune di Roma lavora agli atti
Entro i primi giorni del 2023 è attesa la chiusura della Conferenza dei Servizi Preliminare, poi il pubblico interesse. I tecnici lavorano su viabilità e mobilità
Sulla scrivania del Sindaco Roberto Gualtieri si sta completando velocemente il dossier che dovrebbe portare nei primi giorni del prossimo anno alla conclusione della Conferenza dei Servizi Preliminare e all’avvio della procedura per l’approvazione della delibera di pubblico interesse sul nuovo stadio della Roma. Gli uffici del Comune stanno infatti lavorando senza sosta al fine di ottenere ogni atto di loro competenza. Dai pareri degli Enti coinvolti (molti dei quali in realtà si esprimeranno solo a lavori ultimati), alla verifica di ogni documento presentato dalla Roma. Ed anzi in questo senso il Sindaco vorrebbe mettere fretta alla società giallorossa che ancora deve produrre alcune delle integrazioni richieste le scorse settimane. Più nello specifico mancano le integrazioni progettuali relative alla viabilità e alla mobilità. Parole queste che abbiamo imparato a conoscere bene nel travagliato iter per Tor di Valle, e che ora tornano anche per Pietralata. Chiariamo però che la questione è ben diversa: senza entrare troppo nel merito di una valutazione su due aree completamente diverse e con problematiche non paragonabili, in questo caso ci troviamo solo alla fase del progetto preliminare, ed è quindi fisiologico che ci sia la necessità di approfondire alcuni aspetti, soprattutto quelli più delicati. E dalla Roma targata Friedkin abbiamo imparato che non bisogna attendersi atti avventati.
Per questo i tecnici del Club stanno preparando le ultime integrazioni senza trascurare dettagli che potrebbero essere pericolosi in futuro. Ancora qualche giorno comunque ed il lavoro dovrebbe essere completato. Intanto però sono state depositate le carte per rispondere alle altre domande poste dal Comune. Quelle più curiose riguardano senza dubbio il rapporto con il vecchio progetto e gli ex partner di Eurnova e CPI. Un chiarimento dovuto soprattutto alla luce del ricorso presentato al Tar del Lazio proprio da Vitek e Parnasi contro l’annullamento della procedura per Tor di Valle. In queste carte la Roma ha anche ribadito come questa volta il proponente unico sia proprio la società giallorossa, senza società satelliti o altro a corredo. Un aspetto che per Gualtieri è fondamentale in chiave di opinione pubblica. Importanti sono state poi le integrazioni sul ricalcolo dei costi totali che tenga conto anche degli espropri, e parallelamente una nuova e più precisa mappa dell’area prescelta. Un lavoro volto quindi ad affinare sempre più il progetto preliminare e renderlo quanto più definitivo possibile. Anche perché i nemici non mancano. Su tutti sempre Paolo Berdini, che intervistato da TeleAmbiente ha però dovuto ammettere che questa volta le premesse (dall’area scelta al progetto relativo solo allo stadio, senza cubature aggiuntive) sono diverse, aprendo quindi uno spiraglio almeno per un dialogo che speriamo questa volta possa essere costruttivo.
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