Nuovo stadio a Pietralata si comincia: oggi alle 12 in Campidoglio
Il Ceo Berardi presenta lo studio di fattibilità e si avvia formalmente l’iter. Il “pubblico interesse” arriverà all'inizio del nuovo anno
Oggi alle 12 il CEO della Roma Pietro Berardi presenterà in Campidoglio, come da noi anticipato, lo studio di fattibilità per il nuovo stadio della Roma a Pietralata. Un passo questo fondamentale per avviare formalmente l’iter che, speriamo presto, porti alla realizzazione del nuovo impianto giallorosso. Un passo reso possibile dall’accordo raggiunto tra Roma e Comune lo scorso luglio a seguito di un “iniziale esame urbanistico svolto sull’area individuata” e che non aveva evidenziato “elementi ostativi alla presentazione del progetto”, come espressamente scritto nel comunicato congiunto reso pubblico dal Campidoglio. Quello di oggi quindi è il primo passo verso il progetto preliminare. Per essere chiari lo studio di fattibilità “consiste nell'analisi e nella valutazione sistematica delle caratteristiche, dei costi e dei possibili risultati di un progetto sulla base di una preliminare idea di massima”. Si tratta solo della prima fase prevista dal Nuovo Codice per le opere di pubblico interesse, cui devono seguire il progetto definitivo e quello esecutivo. Insomma non aspettiamoci di vedere oggi plastici o disegni tecnici del nuovo stadio, come non dobbiamo immaginare sostanziali novità rispetto a quanto già trapelato nelle scorse settimane. Il nuovo stadio giallorosso dovrebbe ospitare tra i 60 e i 65 mila tifosi, con una capienza quindi simile a quella attuale dello Stadio Olimpico. Dovrebbe essere affiancato da un centro commerciale e da un’area dedicata alla storia del club (museo o hall of fame probabilmente). Dovrebbe poter contare su un parcheggio interrato per circa 4 mila mezzi, oltre ad un’area tra i 70mila ai 124mila metri quadri per altri 7 mila mezzi (tra auto, moto e pullman). Senza dimenticare la possibilità di raggiungere lo stadio con i mezzi pubblici, grazie alla vicinanza della fermata Quintiliani della Metro B (anche se il nome molto probabilmente verrà cambiato, a vantaggio dello stadio, come anticipato al nostro giornale dal Presidente del IV Municipio di Roma, Massimiliano Umberti) e della stazione ferroviaria di Tiburtina. Con lo stadio dovrebbe poi sorgere un’area verde, un parco pubblico che riqualifichi la zona, oggi sostanzialmente abbandonata, e due ponti ciclopedonali, che colleghino l’impianto con la stazione Tiburtina e con Piazza Bologna. Allo studio di fattibilità hanno lavorato i tecnici del Club, coadiuvati da quelli del Comune di Roma, e dalla Gau, lo studio di architetti guidato da Gino Zavanella, e che ha lavorato in precedenza alla progettazione dell’Allianz Stadium di Torino. Il passo successivo sarà, dopo l’analisi del Campidoglio ed eventuali integrazioni, quello del primo progetto su cui chiedere il voto dell’Assemblea Capitolina per la delibera di Pubblico Interesse. L’obiettivo, in questo caso, è di non andare oltre i primi due mesi del prossimo anno.
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