Ricorsi senza seguito: ora il nuovo stadio a Pietralata è più vicino

I Friedkin non sono preoccupati: il Tar ha già respinto le istanze, niente giustizia civile anche se le voci non hanno fatto piacere al Sindaco. Ottobre mese decisivo

PUBBLICATO DA Andrea De Angelis
17 Settembre 2022 - 10:01

Ottobre potrebbe e dovrebbe essere il mese buono per avviare il percorso istituzionale che alla fine dovrebbe portare al nuovo stadio della Roma. Ad annunciarlo, come noto, è stato il primo cittadino della Capitale, come anche a voler sedare subito una piccola polemica che stava nascendo all’ombra del Campidoglio. Le indiscrezioni dei giorni scorsi sui ricorsi presentati al Tar del Lazio dagli eredi di uno dei proprietari dei lotti espropriati a Pietralata avevano lasciato infatti qualche segno all’interno della maggioranza capitolina, presa in queste ore e in questi giorni dalla frenesia per le imminenti elezioni politiche di fine mese. Una frenesia che spesso si traduce in paura, con gli equilibri che tengono insieme le varie forze a sostegno del Sindaco che possono spostarsi, o rompersi, in qualsiasi momento. Una paura che Gualtieri ha evidentemente voluto togliere di mezzo. 

Ormai non ha più senso parlare di Borsa o azionisti, con la Roma interamente nelle mani dei Friedkin certe voci possono fare male solo agli inquilini di Palazzo Senatorio, lasciando indenni o quasi quelli di Viale Tolstoj. «I Friedkin mi hanno appena comunicato che a ottobre la Roma presenterà ufficialmente il progetto stadio». Un annuncio che di tutta evidenza racconta di come siano stati i proprietari della Roma a tranquillizzare il Sindaco, e non il contrario. E come se non bastasse: «È sempre un piacere salutare i Friedkin - ha aggiunto Gualtieri - così come Berardi. La cosa importante, comunque, è che hanno deciso di anticiparmi che il prossimo mese la società presenterà il nuovo progetto. Questa notizia ci rende molto contenti e soddisfatti. Lo esamineremo con serietà e attenzione».

Insomma il Sindaco ha voluto precisare, sicuramente agli elettori, ma anche e soprattutto ai Consiglieri dell’Assemblea di Roma Capitale, che tutto procede per il verso giusto e che non ci sono problemi di sorta su Pietralata. Che come noto è stata una scelta suggerita e caldeggiata proprio dal Comune, a dispetto di quella dell’Ostiense preferita dalla Roma. E le voci sui ricorsi non hanno certo fatto piacere al Sindaco. Voci che peraltro hanno visto la Roma spettatrice, certo non disinteressata, ma senza dubbio non preoccupata. Ricorsi che, fanno notare gli uomini che seguono il progetto, sono stati respinti dal Tar, che li ha considerati inammissibili. E poco conta la possibilità di rivolgersi alla giustizia civile, che come noto vive un arretrato tale da rendere i tempi di un eventuale ricorso non proprio sostenibili per i ricorrenti.

Un ricorso al Tribunale Civile non arresterebbe l’iter amministrativo, né bloccherebbe i cantieri. Sarebbe un’azione che nella peggiore delle ipotesi comporterebbe un risarcimento (da parte del Comune) nei confronti degli eredi a cose fatte e solo dopo il terzo grado di giudizio, Quindi, forse, dopo decenni.

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