Stadio della Roma, giornata di conferme: ecco il punto sulle tempistiche
La Raggi e Baldissoni rassicurano. Per la prima cittadina prima pietra entro il 2019. Le previsioni restano ottimistiche nonostante le normali schermaglie politiche
In politica, come negli affari, i tempi sono importanti. E allora non può essere un caso quanto accaduto ieri sul fronte stadio per la Roma. Una giornata che forse sarebbe dovuta essere di semplice attesa (della relazione definitiva del Politecnico di Torino sul traffico), ma che invece è stata fitta ed intensa, soprattutto sul piano delle dichiarazioni (che in politica appunto raramente sono casuali). Ci siamo svegliati presto con le dichiarazioni della Sindaca di Roma Virginia Raggi, che, probabilmente per rispondere alle polemiche del giorno prima nate dalle parole del professor Bruno Dalla Chiara, ha deciso di rompere il silenzio istituzionale calato da settimane (anche mesi sarebbe meglio scrivere) intorno alle sorti del futuro impianto giallorosso. Lo ha fatto con parole nette e precise, ribadite più tardi anche attraverso il proprio (ufficialissimo) profilo Twitter. «Stamattina ho ribadito che a Roma lo stadio si farà e sarà #UnoStadioFattoBene» ha scritto la prima cittadina di Roma. A conferma di una intervista rilasciata alla Gazzetta poche ore prima in cui si sbilanciava anche sulla possibile data di posa della prima pietra, da porre, per la sindaca, entro questo anno. E per farlo occorre darsi una mossa, e sostanzialmente riprendere entro pochi giorni (per portarlo a conclusione entro il prossimo mese) l'iter interrotto ormai dal giorno dello scorso anno.
Baldissoni rassicura
A conferma di come qualcosa si stia muovendo (sempre perché in politica non esistono coincidenze) sono arrivate anche le parole del direttore generale della Roma Mauro Baldissoni, intercettato a Fiumicino di ritorno dal viaggio a Miami, dove ha incontrato il presidente James Pallotta, proprio per parlare di stadio. Chiaro e netto il direttore giallorosso, che a chi gli chiedeva dello stadio ha risposto in modo sintetico ma estremamente efficace: «Nessuno slittamento». Quindi tutto confermato in attesa del parere definitivo del Politecnico di Torino, che a quanto pare arriverà per fine mese, come emerso sempre nella giornata di ieri.
Tempistiche confermate
A rivelare lo slittamento della consegna è stato il consigliere del PD e presidente della commissione capitolina Trasparenza, Marco Palumbo, che aveva parlato in maniera negativa sull'evoluzione degli eventi. «La questione dello Stadio della Roma - ha detto all'Ansa - ancora presenta dei punti oscuri. La consegna per la relazione definitiva commissionata al Politecnico è stata prorogata a fine mese e, parallelamente, ancora non abbiamo ricevuto risposte relativamente all'accesso agli atti che abbiamo effettuato nei giorni scorsi». Dito puntato in particolare contro gli assessori Meleo e Frongia, che, sempre secondo Palumbo, avrebbero dato risposte non supportate da alcuna documentazione. Si tratta di schermaglie che fanno parte del gioco e che non spostano di nulla le previsioni sull'esito dell'approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale della città, ultimo ostacolo prima del via libera finale sullo stadio. Previsioni che restano ottimiste e che dovrebbero portare alla posa della prima pietra entro il prossimo mese di ottobre, per vedere l'impianto pronto e funzionante per la stagione 2021-22.
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