Stadio della Roma: l'attesa è nella capitale, dal Politecnico nessuna sorpresa
A Torino si chiude per il parere che in queste ore dovrebbe giungere sulla scrivania dell’Assessore Luca Montuori. Intanto si lavora alla quota Eurnova
Ore di attesa e ore di lavoro intenso sul fronte stadio. Lavoro concentrato dall'altra parte dell'Atlantico dove il Direttore generale Mauro Baldissoni, il Chief Operating Officer Guido Fienga e il Chief Revenue Officer Francesco Calvo, hanno raggiunto il Presidente James Pallotta. All'ordine del giorno, tra gli altri argomenti, soprattutto la definizione dei prossimi passi da compiere in direzione Tor di Valle. Passi che si concretizzeranno a breve, presumibilmente il prossimo mese, con l'acquisizione della Eurnova della famiglia Parnasi. Quella stessa società oggi partner del magnate americano nel progetto stadio, e soprattutto proprietaria dei terreni dove ora sorge l'ippodromo ed in futuro sorgerà l'impianto giallorosso. In questo senso la trattativa è praticamente definita, anche se mancano ancora alcuni dettagli. Gli uomini di Pallotta hanno anche compiuto recentemente un'indagine contabile e patrimoniale su Eurnova, giungendo alla definizione di un prezzo che dovrebbe essere di poco inferiore ai 100 milioni di euro.
Cifra che sarebbe ritenuta congrua anche dalla famiglia Parnasi, desiderosa di lasciare il campo ad altri investitori, e soprattutto di allontanarsi dai riflettori che il mondo dorato del pallone inevitabilmente ti punta addosso. Resta da chiarire, come scritto, chi dovrà farsi carico dei debiti per l'acquisizione dei terreni di Tor di Valle dalla famiglia Papalia (circa 22 milioni ancora). Ed ancora attraverso quale veicolo compiere l'operazione. Due le strade al momento percorribili: la creazione di una nuova società ad hoc, o (più probabile) che si faccia carico dell'acquisizione la Stadio Tdv Spa, la società creata per portare avanti il progetto stadio nel 2014.
L'attesa invece è tutta a Roma. Proprio in queste ore dovrebbe giungere sulla scrivania dell'Assessore Luca Montuori il parere finale del Politecnico di Torino. Quel parere che l'istituto piemontese è stato chiamato a produrre per verificare la bontà di un lavoro già fatto da altri. E più precisamente dalla Systematica srl, primaria società di consulenza nel settore del Town & Transport Planning. Tanto per chiarire, stiamo parlando di una società fondata nel 1989 e che vanta tra i propri clienti l'Unione Europea, il Politecnico di Milano, la London School of Economics e l'Università Bocconi. Insomma non proprio l'ultima società che si possa trovare sul mercato. L'esito quindi appare scontato. Per altre due ragioni, in particolare. La prima è scritta nero su bianco nel parere preliminare del Politecnico: «le analisi effettuate sono state condotte in modo professionale dalle società esterne incaricate e in modo sempre professionale sono state effettuate le verifiche». Tradotto: Systematica ha svolto il proprio lavoro correttamente, ed altrettanto correttamente si sono comportati i tecnici del Comune di Roma. La seconda è che questa volta i tecnici del Comune di Roma sono stati letteralmente con il fiato sul collo dei colleghi torinesi. Quindi nessuna sorpresa. L'attesa è serena e porta verso un'unica uscita. Lo stadio.
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