Lo stadio al centro
L'impianto al gazometro affascina, ma c'è il nodo dei concessionari dell'area. Michetti: «Zona che profuma di storia». Gualtieri: «Poco saggio darsi all'urbanistica elettorale»
Anche ieri le voci sul nuovo stadio della Roma hanno continuato ad animare la giornata dei cittadini della Capitale. Ed al centro del dibattito ovviamente le indiscrezioni di cui abbiamo scritto nella giornata di ieri e che vorrebbero la Roma fortemente interessata all'area tra i Mercati Generali e il Gazometro. Come ormai quasi ogni giorno ad iniziare le danze è stato Maurizio Costanzo. Questa volta il palcoscenico è stato quello delle frequenze di Tele Radio Stereo, dove il responsabile per le strategie di comunicazione della società giallorossa ha commentato proprio l'indiscrezione sulla nuova area. «È un'ipotesi più che possibile - ha detto - anche se difficile, ma se n'è parlato e se ne parlerà ancora, sarebbe al centro della città, è un'idea molto suggestiva». Parole queste che descrivono perfettamente la situazione. Perché in effetti l'area in oggetto avrebbe sì un fascino indiscutibile, ma nasconde comunque più di una insidia. A cominciare dall'accordo che andrebbe trovato con chi ha in concessione quelle aree ormai dal 2015 e che voci di corridoio descrivono tutt'altro che propenso all'idea di andarsene. E parliamo della Lamaro Costruzioni dei fratelli Toti.
Un ostacolo non propriamente di secondo piano e contro cui rischia di scontrarsi ogni velleità del club giallorosso. Anche per questo non si mollano le ipotesi alternative, come quella del Velodromo o dell'acquisizione dello Stadio Olimpico. Tutte ipotesi per ora, a cui forse potrebbero aggiungersene ancora altre. Su cui però si comincia a discutere seriamente. E tornando a ieri hanno parlato anche due candidati alle prossime elezioni per la carica di sindaco. Il primo è stato Enrico Michetti a Centro Suono Sport. «Sono apertissimo alla realizzazione dello stadio sia per la Roma che per la Lazio - ha detto - Deve essere compatibile con l'interesse collettivo. L'area testaccina, l'area sull'Ostiense la trovo particolarmente evocata sul fronte del Gazometro e degli ex Mercati Generali: quella potrebbe essere un'area idonea perché respira anche di storia». Un endorsement che farà sicuramente piacere alla Roma. Risposta invece meno netta quella arrivata da Roberto Gualtieri a NSL. «Sullo stadio avremo tante occasioni per approfondire - ha dichiarato il candidato del centro sinistra - però è poco saggio da parte dei candidati esercitarsi nell'urbanistica elettorale quindi tirare fuori dal cilindro aree, proposte dettagliate perché stiamo parlando di cose molto serie e quindi occorre un dialogo e un ascolto con la Società e occorre anche un'analisi tecnica di tutte le ipotesi». La sensazione è che presto smetteremo di parlare di indiscrezioni e che la Roma scoprirà le sue carte. Giusto in tempo per infiammare la campagna elettorale.
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