Ponce-Sanabria, quei gioiellini finiti nella Primavera della Roma
In Serie A solo 2 gare in due. Ma il paraguaiano ora in Liga vola, mentre l'argentino è a Lille con Bielsa
Al di fuori dei confini italiani,ci sono altri due calciatori che hanno fatto parte della Primavera della Roma, anche se erano arrivati circondati da ben altre aspettative, non certo per sfidare i coetanei: l'argentino Ezequiel Ponce e del paraguayano Tonny Sanabria. Cresciuti a migliaia di chilometri di distanza da Roma, entrambi sono stati investimenti importanti del club giallorosso, fortemente voluti dall'allora direttore sportivo Walter Sabatini.
Alla corte del Loco
Per Ponce la Roma ha versato nelle casse del Newell's Old Boys 4,2 milioni di euro nell'estate del 2015. Aggregato alla squadra di De Rossi, l'argentino ha avuto giusto il tempo di siglare tre gol in Youth League prima della rottura del legamento crociato, in una gara con il Barcellona. Il rientro è coinciso con le Final Eight del campionato, durante le quali il ragazzo di Rosario ha messo in mostra tutte le sue doti: tre gol in altrettante gare (compreso quello in finale contro la Juve), premio come miglior giocatore della fase finale e Scudetto. Andò via dalla Roma senza neppure una presenza coi grandi: in prestito al Granada nel 2016-17, ha vissuto una stagione mediocre, con soli 2 gol in 27 partite. Attualmente è a Lille con la formula del prestito secco, a fine stagione tornerà a Trigoria. El Loco Bielsa, per ora, lo vede poco e gli concede solo qualche scampolo di gara: starà a Ponce far ricredere il tecnico suo connazionale.
Via con la recompra
Su Sanabria la Roma ha investito (facendolo transitare per il Sassuolo) prima 5,7 milioni nel gennaio 2014. L'estate, a fronte di altri 6,2 milioni, già concordati, lo ha portato a Trigoria: stellina delle giovanili del Barcellona, si è ritrovato aggregato alla Primavera di Alberto De Rossi. Per il paraguayano 8 presenze e 2 reti in Youth League, nel campionato Primavera lo utilizzavano meno, sole tre presenze, ma con 5 gol. Con la prima squadra, Garcia gli ha concesso due spezzoni di gara per un totale di 33'. L'anno successivo è andato in prestito allo Sporting Gijón e i suoi 11 gol hanno contribuito alla salvezza. Non solo: è diventato tra i pochi ad essere andati in doppia cifra nel massimo campionato spagnolo prima di compiere venti anni (cosa riuscita solo a campioni del calibro di Agüero, Messi, Raúl e pochi altri). Nel luglio del 2016 la Roma lo ha ceduto al Betis Siviglia per 7,5 milioni di euro, riservandosi il 50% su una futura cessione da parte dei biancoverdi e soprattutto il diritto di riacquisto a 11 milioni entro due anni e a 14,5 alla fine del terzo. La prima stagione con gli andalusi, complici vari infortuni, non è stata esaltante: il gioiellino di San Lorenzo ha totalizzato 24 presenze tra campionato e Coppa del Re, segnando 4 gol. Ma la svolta è arrivata il 20 settembre scorso: schierato titolare contro il Real Madrid, ha segnato il gol della vittoria al Bernabeu al 92'. Nella gara successiva ha rifilato una doppietta al Levante e il primo ottobre ha siglato la sua quarta rete in 3 partite nel 4-4 contro la Real Sociedad.
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