Da Graziani a Coletta, passando per Zefi: l'attacco della Primavera vola
83 i gol, che fanno della Roma la squadra che ha segnato di più nel campionato. A Genova altre due reti, a firma di Della Rocca e del capitano

(GETTY IMAGES)
Da una parte, una difesa ritrovata e cinque gol subiti nelle ultime cinque partite. Dall'altra, la fase offensiva migliore, stando ai numeri, del Campionato Primavera. Impossibile, forse, dire il contrario anche guardando i fatti e distaccandosi dai dati. La Roma ha davvero alzato il livello nel corso della stagione 2024-25: aveva dimostrato le proprie intenzioni in avvio, coi dodici gol totali rifilati nelle prime quattro con Cagliari, Cremonese, Bologna e Lazio; lo ha ribadito nelle ultime uscite stagionali. Bologna, Torino, Sassuolo, Udinese e, ieri, Genoa. Cinque occasioni sfruttate alla grande, addirittura 20 gol messi a segno dalla banda di Falsini. 4-2, 2-1, 3-1, 9-0, 2-1. Una media di quattro a partita. Senza sosta.
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La qualità nelle difficoltà
Si è parlato a più riprese dell'infortunio di Giulio Misitano, autore di 14 gol in 23 apparizioni. Senza di lui, la Roma non si è fermata, trovando nei più piccoli come Della Rocca e Almaviva, spesso relegati in panchina col nove in campo, una preziosa risorsa. E nel periodo cronologicamente più recente, i due 2006 hanno portato sommariamente 6 timbri. Tre frastagliati per il 24, una tripletta coi friulani per il 21. Una crescita costante. La stessa intravista nei piedi (e nei movimenti) di Leonardo Graziani, classe 2005, Capitano. Leader tecnico e qualitativo, da 14 reti (l'ultima ieri a Genova) in 27 presenze totali. Giocando il 56% dei minuti a disposizione.
Un'altra firma decisiva, tra l'altro, arrivata su rigore. Si tratta del settimo tiro dal dischetto andato a buon fine su sette. En plein. Una certezza in più da calcio piazzato e in mezzo al campo. Così come Federico Coletta, altro protagonista con 12 timbri in 34 partite. Sempre presente, o quasi. Da mezzala, trequartista, ala. Anche seconda punta, all'occorrenza. Che è invece il ruolo di Zefi, uscito un po' dai radar coi vari cambi attuati da Falsini ma comunque autore di 3 gol. Uno in più per Marazzotti. A quota 6 c'è Romano, a 7 Levak. Poi il resto. La lista è lunga. Ciò che evidente è la partecipazione attiva da parte di tutto il collettivo in zona avanzata.
Consapevolezza in più
Falsini ha agito anche sulla testa dei giocatori, infondendo coraggio, tenacia. E quella consapevolezza necessaria per alzare l'asticella. Oltre ai 76 punti nel Campionato Primavera, gli 83 gol (20 in più della seconda in classifica!) segnati nelle 35 gare fin qui disputati inquadrano alla grande la situazione. L'anno scorso, a fine regular season, erano stati 69 (in 34 gare). Pochi indugi, tanta voglia di dimostrare. Da parte di tutti. Quello che serve per sorprendere e sperare in quello Scudetto che a Roma manca dal 2015-16. O magari, chi lo sa, in un esordio tanto atteso in prima squadra.
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