Settore Giovanile

La Primavera vola nel segno dei 2006: Della Rocca e Almaviva continuano a incidere

Le due riserve sono diventate centrali con l'assenza di Misitano. Anche col Genoa hanno sorpreso, rispettivamente con gol e assist, in occasione della prima rete

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
28 Aprile 2025 - 19:50

Invenzione di Almaviva, conclusione di Della Rocca. Gol, 1-0. Diventerà 2-0, poi 2-1. Poco male, perché la Roma Primavera riuscirà a vincere e a strappare una preziosa vittoria in casa del Genoa (valida quota 76 punti e la qualificazione aritmetica alle semifinali playoff). È però doveroso fermarsi alla prima rete della gara: a realizzarla, due dei tre Mattia presenti nell'undici titolare. Uno dei punti più importanti, forse, della prestazione giallorossa. Non tanto per via del nome. Piuttosto, causa età e provenienza. Ovvero la panchina, che a più riprese, nel 2024-25, ha "accudito" (temporaneamente) i due classe 2006 protagonisti a Genova. 

 
 
 
 
 
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Crescita e apprendimento

A marzo, Falsini ha perso Misitano. Non il coraggio di osare e la voglia di far crescere i suoi ragazzi. Sembrava destinata a fermarsi, la macchina da gol romanista. E invece, la banda del tecnico ex Under 16 e 17 ha trovato le forze per reagire e portare alla luce alcuni dei suoi calciatori nascosti. Su tutti, proprio Della Rocca e Almaviva, rispettivamente una mezzala duttile e una seconda punta

Il primo ha ritrovato la sua dimensione in posizione più avanzata, agendo da seconda punta o da trequartista nel 4-3-2-1. Risultato: dal ko del 9, una sola panchina e 446 minuti. Più una continuità trovata sia nella presenza in campo (cinque gare consecutive da titolare), sia nell'incisività sotto porta, con 3 gol (l'ultimo proprio col Genoa) e 3 assist. C'è poi Almaviva, fino a qualche partita fa oggetto misterioso. Dopodiché la svolta. Anche lui dal Cagliari (primo appuntamento senza Misitano) ha scoperto una vita nuova: 344 minuti giocando falso nueve nel modulo preferito da Falsini, quella tripletta con l'Udinese e, al "La Sciorba", la bella assistenza per il coetaneo. Bravissimo a concretizzare.

 
 
 
 
 
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I meriti di Falsini

Dietro c'è tanto lavoro. Dei ragazzi, così come dell'allenatore della Roma. La soluzione dietro l'angolo non appariva idonea; eppure, senza particolari esitazione, Falsini si è affidato ai suoi due 2006. Una scommessa vinta, per il momento, e tramutata in gol e assist dai protagonisti di Genova. È stato poi compito di Capitan Graziani, altro pupillo del tecnico, chiudere la sfida su rigore. E dovere della squadra è stato difendere con le unghie e con i denti un risultato prezioso. La crescita individuale, d'altronde, passa per quella collettiva e viceversa. Lo dimostrano i 20 gol fatti nelle ultime cinque, a fronte dei "soli" cinque subiti. Cifre esorbitanti, in attesa della fase finale.

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