Settore Giovanile

Primavera in festa: 2-1 col Genoa, la Roma è aritmeticamente alle semifinali playoff

Apre Della Rocca, Graziani raddoppia su rigore e nel finale accorcia Dorgu. I giallorossi salgono a 76 punti, a più dieci sul Sassuolo terzo. Adesso c'è l'Inter

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
28 Aprile 2025 - 16:08

Due gol per avere entrambi i piedi in semifinale. Col 2-1 in casa del Genoa, a firma di Della Rocca e Graziani, la Roma Primavera si assicura l'accesso alla seconda fase dei playoff Scudetto. Il più dieci sul Sassuolo terzo, a tre gare dal termine, è decisivo. Così come il carattere, nell'ennesima prova stagionale, dei giallorossi. Squadra che vince, come si suol dire, non si cambia. E Falsini apporta una sola modifica rispetto all'Udinese: fuori Seck, scala Reale al centro della difesa, subentra Cama sulla sinistra nel 4-3-2-1. De Marzi chiude la porta, murato dal quartetto composto da Sangaré, Nardin e gli altri due difensori. Mannini e Coletta completano il reparto di mezzo con Romano in cabina di regia e davanti, alle spalle di Almaviva, Graziani e Della Rocca hanno libertà di inventare. Soprattutto il primo.

Il dieci si abbassa parecchio: raccoglie il pallone, fa da raccordo, dà sfogo alla sua fantasia. In copertura c'è attenzione, con Romano preziosissimo nei contrasti e Reale bravo a far muro in un paio di occasioni. Ma coloro a mettersi davvero in mostra, nei primi 20', sono i due 2006 Almaviva e Della Rocca. Proprio al 9', il 21 inventa al centro dell'area per il 24, agile nel controllo e nell'eludere la stretta marcatura di Klisys e Ferroni. L'1-0 è servito. Da qui, il Genoa perde coraggio, spingendosi spesso in avanti senza impensierire. I cross sono velenosi; eppure la difesa regge e il centro dell'area è pressoché privo di maglie rossoblù. 6' dopo la rete Della Rocca rischia di raddoppiare, divorandosi una chance su un altro servizio strepitoso di Almaviva. C'è una fase di stallo, in cui si gioca perlopiù a centrocampo. Poi, la svolta di Graziani: il Capitano riceve palla nel reparto di mezzo, avanza, conquista un rigore con una sterzata e spiazza Lysionok dal dischetto. È il 44' e fa tutto lui. 2-0, gara in cassaforte.

Alla ripresa, la Roma è più rilassata, con gli ingressi di Marchetti e Marazzotti al posto di Sangaré e Graziani. Dall'altra parte, i ragazzi di Sbravati cercano insistentemente il cross. Nuredini ne spreca uno insidioso al 49', mentre Ghirardello calcia di poco a lato qualche giro di orologio più in là. E gli avversari non mollano: la chance più ghiotta arriva al 69', quando De Marzi si oppone coi piedi a un tiro di Fazio, lasciato solo sulla sinistra della Roma. Che intanto cambia pelle: l'entrata di Levak per Almaviva permette ai giovani giallorossi di passare a un simil 3-4-2-1, con Cama e Mannini sugli esterni e Marazzotti a fare da perno offensivo, scambiandosi di tanto in tanto con Della Rocca (a trequarti con Coletta). Deseri va vicino al gol al 76', ma la palla sfila sull'esterno della rete. Demeriti del 45 genoano. Merito dei ragazzi di Falsini (rischierati in un 4-3-2-1, con Levak e Coletta a supporto del neo-entrato Sugamele), invece, se le grosse occasioni sono poche. L'ultima al 94', concretizzata da Dorgu: un tiro da fuori area che si infila alle spalle del portiere giallorosso. 2-1. Dopodiché, il fischio finale e i 76 punti in classifica. Adesso c'è l'Inter seconda. Prima di un finale di fuoco.

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