Settore Giovanile

Il ko del 2022, le corse al titolo e il presente: è Roma contro Inter anche in Primavera

Coi nerazzurri la chiusura dell'avventura di Alberto De Rossi, la penultima finale dei giallorossi. Oggi è sfida anche per i più piccoli, in lotta per lo Scudetto

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
25 Aprile 2025 - 16:36

La sfida del Meazza tra Inter e Roma si avvicina. Il duello è acceso, Milano e la Città Eterna, innovazione contro tradizione. Quella romana e romanista, a tinte giallorosse e che richiama in tutto e per tutto la Capitale. Dal simbolo al nome. Ed è acceso anche perché i giochi non sono affatto chiusi. Da una parte e dall'altra. Se i nerazzurri vengono dalla deludente uscita di scena in Coppa Italia e sperano ancora nello scudetto (restando con un occhio sulla Champions), gli uomini di Ranieri hanno ritrovato la speranza e la possibilità di accedere all'Europa. Merito di una risalita trionfale e di cui si è parlato abbastanza negli ultimi mesi. Lo stesso percorso della Primavera, crollata tra ottobre e novembre e risorta in meno di un battito di ciglia grazie all'audacia di Falsini e alla forza di volontà dei giovani. Anche lì, con l'Inter a fare da ostacolo. Anche lì, con l'Inter sul cammino. Nel passato, nel presente e chissà, forse anche nel breve futuro.

Quel ko doloroso

È dunque doveroso, in avvicinamento al big match di domenica, far riferimento alla situazione dell'Under 20. Lanciata verso i playoff Scudetto e con la speranza di partire in semifinale, la banda giallorossa ha abituato tifosi e spettatori a una sinfonia piacevole. La volontà è sempre quella: giocare per crescere e vincere; cercare il brivido in quella fase finale che, per un motivo o per l'altro, è stata crudele negli ultimi anni. Il successo, d'altronde, manca dal 2016, dai rigori con la Juventus. E proprio l'Inter ha negato nel 2022 alla Roma Primavera di toccare il cielo con un dito. O con un piede. 

31 maggio. Mentre la prima squadra è ancora festante per la Conference League, Alberto De Rossi e i suoi si giocano il trofeo al Mapei Stadium. Sarà l'ultima del tecnico, poi responsabile delle giovanili. L'attesa divora. Il campo si rivela tortuoso. Non tanto per le condizioni, piuttosto per la partita in sé. Davanti c'è quell'Inter seconda in campionato, che ha chiuso a meno sette dalla Roma, vittoriosa in semifinale col Cagliari ai rigori. Tutto meritato. Cosa che cerca di dimostrare, riuscendoci, anche a Reggio Emilia. Dopo 70' intensi, Vicario fa padrona la sua squadra; undici giri di orologio e il gol di Casadei manda tutto ai supplementari, dove Iliev, al 97', sarà decisivo. Ci sarà il tempo anche per una sfortunata traversa. Ultimi attimi di foga, prima della chiusura del cerchio "derossiano" e della stagione romanista. Con l'amaro in bocca.

Colpo su colpo

Non sarà un fallimento. Da quella partita usciranno Missori, Tripi, Faticanti, Volpato, Pagano, Tahirovic. Con un certo Niccolò Pisilli in panchina. Il successo dell'Inter porta però il decimo tricolore sul petto dei nerazzurri: un record. Ancora oggi, i milanesi comandano l'albo d'oro con dieci successi. Seguono il Torino a nove e proprio la Roma a otto. A parti invertite, il conto sarebbe stato pareggiato. 9, 9, 9. Niente di tutto questo per una squadra, quella giallorossa, che nel corso della sua storia ha strappato e si è vista strappare il titolo dai nerazzurri. Nel 1989-90 la "scucitura", nel 2012 e nel 2017 la perdita del trono. Quel trono che in un'altra occasione, due anni dopo il ko di Reggio Emilia, la Roma ha avuto l'occasione di riprendersi. Guarda caso, proprio col Sassuolo. Un'altra sventura. Ma il presente dice altro.

Adesso tocca a noi

La speranza, agli sgoccioli di una stagione a dir poco trionfale, resta nell'aria. L'Under 20 di Falsini è a 73 punti, a più sette, coincidenza, su Inter e Sassuolo (entrambe a 66). E sabato prossimo, coi nerazzurri al Tre Fontane, potrebbe addirittura arrivare l'aritmetica a confermare l'accesso diretto in semifinale. All'andata un perentorio 4-1 con le firme di Coletta, Levak, Misitano e Zefi. Serviranno carattere e convinzione al ritorno, per avvicinarsi a quella finale tanto ambita. Un punto fisso nella mente dei romanisti, abituati a esultare, per esordi o trofei, in Primavera. Chissà. Magari il destino potrebbe riservare un altro big match col gruppo di Zanchetta. Una doppia gioia, dei grandi e dei più piccoli, sarebbe la ciliegina sulla torta. Tutto passerà, inevitabilmente, dall'Inter.

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