Settore Giovanile

L'arbitro e le assenze fermano la Roma Primavera: termina 1-3 col Milan

Al Tre Fontane arriva la seconda sconfitta consecutiva. Segna Perrucci, Romano risponde ma Hodzic va in gol con una spinta. Poi la chiude Bakoune. E la vetta è a rischio

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
16 Marzo 2025 - 13:18

Gli infortuni, le scelte (quasi) obbligate. Poi l'arbitro. Tutte componenti decisive nel ko della Roma Primavera col Milan (il secondo consecutivo): al Tre Fontane i giallorossi cadono 1-3 sotto le reti di Perrucci, Hodzic e Bakoune. A nulla serve infatti la splendida pennellata di Romano su punizione di fronte all'evidente spinta in occasione del secondo gol rossonero. Resta l'amaro in bocca. Per questo e altri motivi, quali le tante assenze (tra lungodegenti e nuovi ingressi nella lista). Misitano per ultimo. E Falsini, senza il suo numero 9, sceglie Zefi davanti, libero di spaziare. Nel 4-3-2-1 (o, a tratti, 4-2-3-1), c'è De Marzi tra i pali, con Sangaré, Marchetti, Reale e Cama a comporre la linea difensiva. A centrocampo, poi, Romano e Di Nunzio con Litti a svariare come mezzala e davanti, a trequarti, Coletta e Graziani. La finta punta, comunque, è più Coletta che Zefi.

La scelta non è delle migliori. Tant'è che la Roma, sin dai primi minuti, è costretta ad attendere e cercare di rispondere. Anche a causa della mancata presenza di riferimenti lì davanti. Al 3' Sangaré salva davanti la porta e un minuto più tardi trema la traversa quando Sala la colpisce con un potente destro dal limite. Sembra l'inizio di un incubo. Ma i giallorossi non mollano, come sempre. Graziani spesso si abbassa e dà manforte al centrocampo, vista la difficoltà nel far scorrere il pallone per vie centrali; si predilige il gioco sulle fasce, con Litti particolarmente attivo, spesso a destra, spesso a sinistra, e Zefi il più delle volte relegato sulla corsia mancina. La qualità in campo c'è, eppure le interruzioni sono tante e le occasioni vere e proprie poche. Ci provano Coletta al 21', alto di testa, e Perrucci tre minuti più tardi, fuori di poco. Ed è una prima frazione che vede la Roma in netto affanno, con tanti contrasti persi. Si va all'intervallo sullo 0-0.

L'ingresso di Almaviva per Litti sposta poco in zona offensiva, nel concreto. C'è però più dinamismo e la Roma cerca a più riprese di sfruttarlo. Nonostante, almeno in avvio di secondo tempo, la squadra risulti piuttosto disgregata in fase difensiva, sul ribaltamento dell'azione. La grossa chance c'è al 57': il tacco di Graziani favorisce Coletta sulla destra e il 18, da posizione defilata, incrocia, sfiorando di poco il palo lontano. Le energie, a mano a mano, calano. E il Milan ne approfitta. Un rimpallo fortunoso favorisce al 66' Scotti, che calcia, trova la deviazione di Cama e spedisce il pallone nella zona di Perrucci. Il 7 avversario, a porta spalancata, fa 0-1. Non è finita. Perché basta poco alla Roma per trovare il pari. Ovvero una punizione, il piede di Romano e una gran traiettoria al 71'. Un bacio al palo e pallone in rete. La gara è riaperta e le due squadre prendono coraggio. Ma l'arbitro diventa protagonista al 78' quando convalida il gol dell'1-2 di Hodzic, malgrado una palese spinta ai danni di Marchetti. Privato del possibile intervento. La squadra protesta, Andeng non ascolta e convalida

Però alla Roma non manca la forza di volontà. Il carattere. E gli ingressi di Bah, Levak e Marazzotti donano consistenza nei contrasti. Almaviva rischia di inventare un gol-capolavoro quando all'84', in semirovesciata, spedisce a lato. Poi Romano si sposta nuovamente al centro. In positivo, quando ci prova per tre volte (una ancora su punizione) nel giro di sei minuti; in negativo, quando al 96' perde palla in attacco e regala al Milan il contropiede dell'1-3. In campo aperto, Bakoune viene servito e senza alcun problema batte De Marzi. Finisce così al Tre Fontane. Un altro ko duro da digerire. Ma si resta primi, a quota 61 punti. In attesa, ovviamente, del risultato dell'Inter. La vetta ora è a rischio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI