La Primavera rimonta nel segno di Graziani: 2-1 con la Cremonese e vetta salda
Al Tre Fontane andiamo sotto con un rigore di Gabbiani, poi il 10 la ribalta. Difesa rimaneggiata, ma la testa della classifica resta nostra. Espulso Cama nel finale
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(MANCINI)
Due gol, rimonta, tre punti. E vetta ancora salda. La Roma Primavera supera anche la Cremonese: al Tre Fontane arrivano un 2-1 e la quarta vittoria consecutiva dopo il gioioso successo con la Juve. Nonostante le defezioni. Nonostante le difficoltà. Sono tante, infatti, le assenze lì dietro: Mannini, Seck, Golic, Nardin. Anche Mirra, da poco tornato a disposizione. Così, Falsini decide di affidarsi a una retroguardia a quattro carente di centrali puri. Davanti a De Marzi, nel 4-3-2-1, ci sono Sangaré, Marchetti, Reale e Litti. Vista la squalifica di Di Nunzio, Romano trova posto in cabina di regia, con Coletta e Marazzotti ai suoi lati. E davanti, a supporto di Misitano, Zefi e Graziani sono liberi di inventare. Ma la sfida, sin dai primi minuti, trova fondamento sulla fisicità e sull'attenzione. Non è un caso che a più riprese il reparto difensivo giallorosso debba liberare: sono bravi Marchetti e Reale. Sulle fasce, invece, Sangaré si spinge maggiormente rispetto a Litti, con la Roma che cerca dialogo tra i centrocampisti e i trequartisti. Soprattutto centralmente.
La prima vera occasione capita al 14' sulla testa di Graziani. Risultato: fuori, nonostante la distanza dalla porta considerevolmente breve. Poi, un quarto d'ora dopo Triacca fallisce in ribattuta e da lì la gara prende una piega diversa. In mezzo al campo c'è più intensità, anche se non mancano i falli; in avanti, la Roma trova efficienza con Coletta, Misitano e il suo Capitano, mentre Zefi prova più volte, senza riuscirci, a creare scompiglio autonomamente. Proprio al 30', indirizzato dalla bella invenzione del 9, Coletta calcia in area e trova la parata decisiva di Malovec. Ma il muro inedito di Falsini crolla al 41', quando, dopo un paio di occasioni per Ragnoli Galli, Reale commette fallo su Vitaliyovych in area e dal dischetto, due minuti dopo, Gabbiani non sbaglia. Il 10 avversario tocca quota 24 gol in campionato.
La risposta arriva subito. Coletta subisce fallo in area avversaria e anche noi abbiamo un tiro dal dischetto a disposizione. Va Graziani e spiazza Malovec per l'1-1 al primo di recupero della prima frazione. Quella al rientro in campo dagli spogliatoi è una formazione rivisitata al minimo: fuori Zefi, quasi impalpabile, dentro Levak. Il serbo dona vigorosità in mezzo al campo e consente agli attaccanti di respirare. E i risultati si vedono subito. I secondi 45' si aprono con le chance per Marazzotti, Graziani e Coletta. Tutte portano a nulla. C'è poco da attendere, però. Se il tiro sul primo palo del 18 al 62' non porta gli effetti sperati, lo stesso non si può dire di quello di Graziani: è il 68' e Misitano, sfruttando una ribattuta della difesa cremonese, serve al centro il 10, che batte ancora il portiere avversario e realizza la doppietta personale. Rimontando. Da lì è tutta in discesa e la Roma deve solo gestire il possesso, con gli ingressi di Almaviva, Della Rocca, Cama e Sugamele, per portare a casa il risultato. Di fatto, gli ultimi 10 minuti danno l'ennesima prova di una squadra rocciosa e compatta. Da segnalare l'espulsione di Cama al 94'. Che comunque non priva i giallorossi del primo posto in solitaria a quota 61 punti. E adesso testa al Cagliari.
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