Sangaré sbaglia, Rubino decide: la Roma Primavera cade 0-1 con la Fiorentina
Tanta attenzione da parte dei giallorossi, ma l'errore del difensore costa caro. La Viola ci supera e sale a quota 50 punti in classifica. Ora c'è la Samp
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Male. Non tanto per la prestazione, quanto per il risultato. Allo Stadio Tre Fontane, la Roma Primavera cade 0-1 contro la Fiorentina: è di Rubino, al 72', il gol che decide una partita giocata con attenzione e forza di volontà. E tante occasioni sciupate, nel primo e nel secondo tempo. Assente Cama, Graziani fuori dall'undici titolare. Ma cambia poco. Falsini torna al 4-3-1-2 e opta per De Marzi in porta; Sangaré, Seck, Nardin e Reale a comporre la linea difensiva di fronte al portiere. Poi, a centrocampo, con Coletta spostato in trequarti, spazio a Levak, Di Nunzio e Romano. E davanti la coppia Zefi-Misitano.
Poca fretta, tanta lucidità nella prima frazione. Vale a dire una Roma pimpante in avvio e più attendista a gara inoltrata. Eppure le chance non mancano: Coletta e Levak brillano, Zefi si mostra a sprazzi e spesso conclude male. Dall'altra parte, la Fiorentina aumenta i giri dopo il 10' e cerca insistentemente di convergere centralmente. Ma le occasioni sono poche: il primo a provarci è Scuderi al 12', calciando praticamente addosso a De Marzi. E mentre Vannucchi rischia in un paio di occasioni il pasticcio, i giallorossi ci provano da fuori. Sono Romano (17') e Misitano (23'), fermati dal portiere avversario, i più pericolosi. Poi, il centravanti si divora una grossa opportunità quando al 35' spara a lato, da buona posizione, dopo il cross rasoterra di Sangaré (bravo a combinare con Levak e Coletta). La prima parte dei 90' chiude con un tentativo al volo sul fondo di Coletta.
Le quattro ammonizioni del primo tempo (Zefi, Reale, Nardin, e Di Nunzio) potrebbero condizionare la gara. Non accade, nonostante non ci siano cambi. C'è, al contrario, più convinzione. Almeno in avvio. Però gli errori sono troppi e costano caro: a partire da quelli di Misitano che, in seguito alle chance dei primi 45', spreca al 54' a tu per tu con Vannucchi (geniale l'assist di tacco di Levak) e al 70', quando Koaudio sbaglia a centrocampo e regala una prateria al 9 romanista. Che però, ancora una volta, si fa ipnotizzare. È quindi un'ulteriore sbavatura a consegnare lo 0-1: Sangaré sbaglia in impostazione, la palla raggiunge Rubino e l'11 avversario calcia da fuori, battendo De Marzi. Gli ingressi di Graziani e Marazzotti, per Levak e Zefi, spostano poco. La Roma, affaticata, ci prova fino alla fine, ma Misitano (91', fuori) e Romano (93', murato) non riescono a pareggiarla. Finisce così, con un ko e la Fiorentina che ci supera in classifica, salendo a +1 a quota 50. Resta lo spirito di abnegazione della Roma: Falsini e i suoi avranno qualcosa con cui consolarsi.
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