La Primavera non si ferma: 2-0 al Lecce nel segno di Di Nunzio e Bah
Un tiro da fuori e un gol da opportunista decidono la sfida: Falsini e i suoi salgono a 49 punti. De Marzi salva la Roma, la tenacia risulta (ancora) fondamentale
Due gol per i tre punti e (ancora) la vetta a 49. Con un 2-0, la Roma Primavera esce con la posta in palio in tasca dal Comunale San Pietro in Lama: il tiro dalla distanza di Di Nunzio e il gol da opportunista di Bah mettono ko il Lecce. Nonostante la stanchezza, ribadita da Falsini alla vigilia; nonostante alcune assenze, forzate (Mirra e Mannini) e necessarie. Il tecnico stavolta muta, anche se poco: 4-3-2-1; De Marzi in porta; Nardin, Golic, Reale e Cama in difesa; Levak, Di Nunzio e Romano a centrocampo; Graziani e Coletta in trequarti a supportare l'unica (falsa) punta Zefi. Niente Misitano, squalificato. Niente Sugamele o Almaviva. E la mossa, in un certo senso, ripaga.
La partita è viziata sin da subito da contrasti, duelli a terra e interruzioni. Non ci sono particolari occasioni e la prima è degli avversari, attivi in ripartenza, con Kovac che al 9' calcia all'esterno della rete. Il secondo a provarci è Pacia (tiro da fuori) al 15'. Poi la Roma si mostra. Lo fa con Cama spesso avanzato e Nardin che, al contrario, dà supporto in caso di contropiede. Tra il 18' e il 19' Reale e Golic si ritrovano il pallone in area e ci provano, senza successo. Stessa situazione al 26' con Zefi, bravo a partire palla al piede e a piazzarla, anche se sul fondo, dal limite. Ma la squadra di Falsini insiste. E al 39' è un altro tiro da fuori a portarla in vantaggio: ci pensa Di Nunzio che, dopo aver ricevuto palla da fuori, avanza e la piazza nell'angolino basso alla sinistra di Rafaila. La prima frazione si chiude con un ultimo spunto di Zefi, al 44', fermato dal portiere avversario (autore di una grande parata).
Alla ripresa il Lecce ne cambia due (dentro Bertolucci e Yilmaz). Ma la presenza di Zefi e la fisicità dei tre mediani romanisti sono fattori determinanti: aumentano i duelli vinti, in cui Levak è protagonista. E il numero 34, con le sue qualità tecniche, dà aria ai compagni quando riceve palla a centrocampo. Delle Monache ci prova senza successo al 52': una delle poche sgroppate sulla destra romanista, grazie al perfetto atteggiamento difensivo di Nardin (primo ammonito del match ma monumentale da terzino). Eppure la Roma rischia per errori propri. Al 77' De Marzi regala il pallone a Bertolucci di fronte alla porta, poi si riscatta intervenendo con la gamba; dopodiché, all'86', Agrimi si divora di testa il pari, incornando sul cross di Addo e spedendo fuori. Gol mangiato, gol subito: all'89' il neo-entrato Bah deve solo spingere il porta il pallone servito da Levak e accomodato da Russo. Poi il recupero e il fischio finale che sentenzia la fine del match. Tre punti fondamentali, in attesa della partita contro la Fiorentina. Una gara che servirà per provare a mettere le cose in chiaro e allontanare un'importante inseguitrice.
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