Settore Giovanile

I venti anni di Misitano, da comparsa a protagonista con la Roma Primavera

L'attaccante classe 2005 festeggia il suo compleanno. In 366 giorni è cambiato molto: migliorie nell'atteggiamento e nei numeri. E ora è un imprescindibile di Falsini

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
30 Gennaio 2025 - 11:32

Un anno può essere un periodo lungo o un periodo corto. La valutazione è soggettiva e prescinde dalle emozioni, dalle sensazioni. Da ciò che è accaduto. E l'anno in più (20) che oggi festeggia Giulio Misitano racchiude tanto. All'attaccante classe 2005 sono bastati 366 giorni per prendere per mano la Roma Primavera e passare da "niente" (eufemismo, perché niente non è) a "tutto". 

Da riserva a titolarissimo e imprescindibile. Una stagione fa (2023-24), l'ex Metropolitan Oval Academy partiva avanti nelle gerarchie, lasciando, dopo due gol in 7 partite, il posto per qualche acciacco fisico. Dal rientro nulla è stato più come prima. Tant'è che le statistiche finali riportano 31 partite (la maggior parte da subentrato) tra Campionato Primavera, Coppa Italia e Supercoppa (1.390 minuti). Con 6 gol e 2 assist all'attivo. Poco, forse troppo poco.

Ma sin dal suo passaggio sulla panchina dell'Under 20, Gianluca Falsini ha creduto in lui. Di fatto, quando ha potuto (escludendo quindi squalifiche e problemi di natura fisica) è partito quasi sempre dal primo minuto in campionato: 16 volte su 17 gare. E in totale, considerando anche la sfida di Coppa Italia col Lecce, sono 18 le presenze. 1.404' i minuti. Significa che il punto raggiunto nel 2023-24 è già stato superato a metà stagione. Stesso discorso per i gol, 11, e gli assist, 4. Numeri che lo portano a essere terzo nella classifica marcatori, in compagnia di Ghirardello (Genoa) e Knezovic (Sassuolo). 

Col Cesena è tornato dopo un paio di gare saltate. Entrato nel secondo tempo, ha subito servito un assist (decisivo) per il momentaneo 5-3 di Coletta. Un altro giocatore che si sta mettendo egregiamente in mostra. Nel derby ha battagliato senza sosta, come suo solito, cercando spesso la profondità ma non disdegnando sponde e scambi con i compagni. Sul primo posto in campionato della Roma c'è anche (e soprattutto) il suo zampino; a Lecce non ci sarà, ma già dalla partita con la Fiorentina (una delle inseguitrici, contro cui ha già segnato all'andata) si rimetterà in gioco per alzare ulteriormente le sue cifre. Spesso ha già avuto l'occasione di allenarsi con i più grandi e chissà, magari una chiamata in prima squadra non è più così lontana.

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