Tanto caos, due espulsioni e tre punti: la Roma Primavera batte 5-4 il Cesena
I giallorossi chiudono sul 3-2 il primo tempo, poi prendono due rossi ma gli uomini chiave la risolvono. È vetta solitaria a quota 43 punti
Torna la vittoria, torna la vetta in solitaria. La Roma batte il Cesena nella caotica sfida della 21ª giornata del Campionato Primavera, che termina 5-4 in favore dei giallorossi. Un successo di elevata importanza: il primo posto, a quota 43 punti (+2 sulla Fiorentina e +3 sul Sassuolo) è realtà. Un successo ottenuto con fortuna e tenacia. A fare da contorno, oltre alle due espulsioni nei secondi 45', ci sono le assenze dal 1'. L'undici iniziale è infatti ancora rimaneggiato. Falsini, comunque, decide ancora una volta di non cambiare e di affidarsi al solito 4-3-1-2. Via quindi con Kehayov tra i pali; Sangaré, Nardin, Reale e Litti a comporre la linea difensiva; a centrocampo il trio Levak-Romano-Di Nunzio. E davanti Ivkovic a supporto di Sugamele e Zefi, già visti in azione col Monza.
I giallorossi partono aggressivi: il pressing, però, non trova rimedio alla disattenzione. Sia sulle marcature preventive, sia in area di rigore. Le ripartenze mandano in sofferenza i ragazzi di Falsini. Fino a quando al 10' c'è la prima rete dei 90' del Centro Romagna: la segna Valentini, già presente tra i marcatori dell'andata, ancora una volta con un colpo di testa. 5' più tardi si rischia, ci pensa Litti a rimediare con un salvataggio sulla linea. Poi la Roma trova coraggio e, con molta fortuna, risponde: Sangaré crossa, Gallea regala palla a Levak e il centrocampista serbo batte di prima Montalti. È il 22' e cinque minuti più tardi arriva il vantaggio romanista: il portiere avversario pasticcia, la palla sbatte sulla schiena di Perini ed entra in porta. Autogol, 2-1.
Abbassare la guardia non è mai contemplato. La Roma però lo fa e subisce il 2-2 al 33'. Va in gol proprio Perini, lasciato libero di colpire con la testa dopo un cross di Coveri. Grandi colpe sono della difesa ospite. La squadra sembra non girare: l'assenza in campo dei giocatori più importanti si fa sentire. Ma al 37' è il momento del 3-2 di Levak: l'azione è la fotocopia di quella che aveva precedentemente portato all'1-1. Sangaré, Gallea, tiro, gol. Il primo tempo si chiude così, senza altre particolari emozioni.
Falsini capisce le difficoltà del gruppo e prende provvedimenti all'intervallo: fuori Sangaré e Sugamele, dentro Golic (con Nardin spostato sull'out di destra) e Misitano. E qualcosa cambia. La Roma si mostra brillante, efficace; avanza con fantasia e gli scambi con Ivkovic e Zefi (ispiratissimi) come protagonisti prendono il sopravvento. Ci pensa il 34 a segnare il 4-2 superando due avversari e infilando il pallone all'angolino basso al 54'. Sembra la chiosa, così non è. Golic, appena entrato, prende due gialli, uno al 61' e l'altro al 68'. Espulso, giallorossi in dieci. L'errore può costare caro e il gol di Perini al 70', perso da Nardin, fa pensare al peggio. Ma tra sbavature avversarie e una prova di resistenza alquanto dura, la Roma la risolve con Coletta, entrato nel corso del secondo tempo. All'80' la difesa del Cesena sbaglia e regala palla a Misitano: il gol del 18, servito dal 9 e bravo ad avanzare e battere Montalti, non è il punto sulla partita. Che vede poi i ragazzi di Falsini gestire, gestirsi e rimediare un altro rosso (Litti) stavolta diretto. Coveri segna su rigore, ma gli ultimi minuti consegnano i tre punti alla Roma. Aria fresca, indispensabile in vista del derby di lunedì.
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