Settore Giovanile

Gol, assist e qualità: Graziani al centro. Ed è tra i più incisivi in Primavera

1º per reti (8) tra i ragazzi di Falsini, quasi sempre protagonista nei successi dei baby giallorossi. Prestazioni decisive, con la fascia al braccio

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
11 Dicembre 2024 - 22:13

L’unione fa la forza e la Roma Primavera è la (quasi) perfetta esemplificazione del concetto. Eppure c’è chi brilla un pelo più degli altri. Il tabellino, in questo caso, aiuta: il nome che compare nello score delle quattro vittorie consecutive è quello di Leonardo Graziani. Doppietta con l’Atalanta; gol con Genoa e Milan; assist contro l’Empoli. Probabilmente il passaggio (meglio dire ritorno) in trequarti è stato fondamentale. Lì nel 4-3-1-2 (o 4-3-2-1, a seconda dell’occasione) è libero di spaziare, comunicare coi centrocampisti, fare da raccordo tra i giocatori centrali e quelli più esterni. E l’atteggiamento è importante tanto quanto i numeri accumulati. Il perché è presto detto: sette delle otto vittorie fin qui ottenute dai ragazzi di Falsini sono state segnate da un gol o un assist del numero 10; l’unico successo senza il suo contributo è arrivato nel derby, quando oltretutto era assente per problemi intestinali.

Statistiche in crescita

C’è Misitano, con numeri sempre più elevati, a “gareggiare” col capitano. Ma è quest’ultimo, nonostante i gol quasi a raffica del centravanti, a comandare la classifica cannonieri della Roma. 8 le reti del dieci, 7 quelle del numero nove. A dare manforte al conto, poi, ci sono i passaggi decisivi per i suoi compagni di squadra. Graziani ne ha serviti 4, che lo rendono, a pari merito con Coveri del Cesena, il secondo giocatore del Campionato Primavera con più contributi in zona offensiva. 12 in totale. 7 in meno rispetto a quelle di Gabbiani della Cremonese, pur sempre una punta centrale proprio come Coveri. Tenendo conto solo delle marcature è terzo, assieme Braschi, Caprini (Fiorentina), Ghirardello (Genoa) e Knezovic (Sassuolo). E si sa, i dati raccontano spesso ciò che non si vede. Poi ci sono le prestazioni. Anche lì, il classe 2005 dimostra destrezza e intelligenza calcistica. Il cambio di assetto lo aveva un po’ messo all’oscuro; con la linea a quattro pare a suo agio. Non a caso aveva smesso di splendere come suo solito ed è tornato a ingranare con l’Atalanta. Se la Primavera è tornata a vincere e convincere, in parte è anche grazie a lui, un imprescindibile. Lì nel mezzo, con la fascia al braccio.

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