Settore Giovanile

Zefi più Misitano e la Primavera ne vince un'altra: 2-1 all'Empoli al Tre Fontane

Giallorossi ancora vittoriosi, Marin miracoloso nei minuti finali. Agganciata l'Inter a 27 punti in classifica. Alla prossima c'è l'Udinese

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
08 Dicembre 2024 - 12:55

La Roma Primavera non si ferma. Anche l'Empoli è battuto: la sfida del Tre Fontane termina 2-1. Minimo sforzo, intuizioni e concentrazione. Così i giallorossi guidati da Falsini portano a casa i tre punti, nonostante le assenze di Nardin, Golic e Romano e l'esclusione dall'undici titolare di alcuni elementi importanti.

Sono Reale e Coletta gli altri due titolari in panchina, sostituiti in campo da Cama e Levak nel solito 4-3-1-2. Marin in porta; Mannini, Seck, Mirra e il 22 nel quartetto difensivo. Poi l'8, Di Nunzio e Marazzotti a centrocampo, con Graziani a supporto di Zefi e Misitano davanti. Nonostante una partita ordinaria, il primo pericolo arriva dalle parti di Marin, che però non deve impegnarsi sul tiro di Pereira. È il 1’. Palla fuori, poco male. I ragazzi di Falsini non si mostrano storditi. Anzi, cercano spesso la profondità, con Zefi a svariare e Graziani a svolgere un ruolo di raccordo, vista l’assenza di Coletta dal 1’. L’asse 10-34 ripaga: al 9’ Mannini recupera palla, la dà al Capitano e lui serve Zefi sulla sinistra, che dopo aver sterzato calcia rasoterra sul secondo palo. Versari battuto, 1-0. Poi la Roma attende e si sposta in attacco all’improvviso. È il 19’ quando la fortuna tradisce i giallorossi e Mannini, assistito da Levak, colpisce la traversa prima e un difensore poi. Non solo, perché sullo sviluppo dell’azione il portiere avversario compie un miracolo su Misitano e mantiene l’1-0. La trama è la stessa al 26’: Mirra sbaglia, lasciando scorrere un pallone in area; ne approfitta Pereira, che calcia, colpisce il palo e insacca. 1-1.

Ma i ragazzi di Falsini non si lasciano abbattere. Gestiscono bene, recuperando svariati palloni a centrocampo con Di Nunzio e Levak. E vengono premiati al 32’: Graziani tira dalla distanza, Versari si distende (ancora) ma Misitano è lesto e in ribattuta sigla il nuovo vantaggio. Si rischia quattro minuti più tardi, sul palo colpito da Falcusan. Dopodiché gli ultimi minuti del primo tempo scorrono lenti. Si va a riposo sul 2-1.

Alla ripresa il tecnico toglie Seck e inserisce Reale per cercare di dare stabilità difensiva. Ci riesce. L’atteggiamento è più tranquillo, i giallorossi coprono con più efficacia e non si scompongono anche quando, dopo aver cambiato - minimamente - assetto (dal 4-3-1-2 al 4-3-2-1) inizia a grandinare. Anche se per poco. Non sono molte le occasioni. Ci prova Orlandi al 64’ si punizione, trovando solo il fondo. La gara diventa più “sporca” e si gioca sui contrasti; colpa del meteo e della stanchezza. La Roma, comunque, non molla. Ci mette il fisico, argina gli avversari.

E mentre sul campo "piovono" foglie, Bacciardi ci prova da fuori all'85', calciando sopra la traversa. È uno degli ultimi tentativi. Anche grazie alla pressione ordinata di Misitano e i suoi compagni offensivi. Marin dà indicazioni urlando dalla sua porta e all'89' cattura un tiro dalla distanza. Prima di effettuare una parata strepitosa al 93' proprio su Bacciardi: l'8 incorna di testa, il portiere dice di no con un riflesso clamoroso, mettendo di fatto il punto sulla partita. Un'altra prova di carattere e qualità. Adesso testa all'Udinese, per cercare di sorridere ancora.

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