Settore Giovanile

Altro successo per la Roma Primavera: segnano Coletta e Graziani, 2-0 al Genoa

Niente invenzioni al Tre Fontane: ancora difesa a quattro, ancora una vittoria. Giallorossi ora a 21 punti, a -4 dalla vetta. E alla prossima c'è il Milan terzo

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
24 Novembre 2024 - 13:01

Altro giro, altra vittoria. Stavolta al Tre Fontane, davanti ai propri tifosi. La Roma Primavera dà seguito al 3-1 di Bergamo e si sbarazza anche del Genoa, con un 2-0 a firma di Coletta (un ritorno al gol atteso quasi tre mesi) e Graziani.

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Falsini non si sbilancia e a due settimane dall'ultima gara con l'Atalanta sceglie ancora la difesa a quattro; quella difesa a quattro che ha portato alle cinque vittorie ottenute fin qui in campionato. De Marzi in porta, vista l'assenza di Marin (convocato da Ranieri per il Napoli), nel 4-3-1-2; poi - da destra verso sinistra - Mannini, Golic, Mirra e Reale a comporre la linea difensiva; il trio Coletta-Di Nunzio-Marazzotti a centrocampo; e in avanti, a supporto della coppia Zefi-Misitano, c'è Graziani. Niente stravolgimenti. Stessa formazione vista già con la Dea, date le assenze prolungate di Nardin e Romano, fuori dai calciatori a disposizione. E i risultati si vedono. Non da subito, ma si vedono.

I giallorossi devono far subito conto con le ripartenze avversarie; Falsini, d'altronde, aveva avvertito nel pre-partita. Ma i suoi non si lasciano sorprendere. Anzi, sono propositivi, attenti, e pressano spesso il portatore di palla del Genoa. Coletta, tornato senza mascherina in volto, è il primo a provarci per due volte. All'8' un tiro debolissimo termina sul fondo; poi, servito da Misitano (bravo nel recupro) in profondità, sbaglia ancora. Occasione simile quella di Graziani al 24', con la palla che esce ancora una volta. Ma c'è da attendere poco per il gol, che arriva al 39' dopo una chance divorata da Dorgu. E la rete porta la firma di Coletta: l'iniziativa è di Graziani che parte dalla sinistra, si accentra, calcia e trova una deviazione. Consiglio smanaccia ma il 18 è reattivo e su tap-in torna finalmente al gol. Un ultimo brivido su calcio piazzato chiude la prima frazione, ovvero la traversa colpita al 45' da Marazzotti su punizione. 

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Alla ripresa è il Genoa a prendere iniziativa la maggior parte delle volte. Venturino cerca Meconi, con Mannini che mette in angolo; poi Ghirardello calcia a lato da buona posizione. La Roma, intanto, continua a cercare imperterrita il fraseggio centrale e si mostra ben disposta sulle marcature preventive. La prima chance del secondo tempo capita sulla testa di Misitano, che, favorito dalla torre di Marazzotti, colpisce la palla. Ma il portiere avversario è ancora protagonista e al 52' compie un altro miracolo. La gara si frammenta, poi i giallorossi cambiano assetto e passano al 4-3-2-1 con l'inserimento di Levak. Una mossa vincente. Perché al 71' è proprio il numero 8 a entrare in scivolata e a recuperare un pallone di fronte all'area avversaria. La palla arriva a Graziani, che viene atterrato da Kassa (ammonito). Dal dischetto il 10 non sbaglia: è il 72', 2-0, partita in cassaforte. Anche se il neo-entrato Nuredini, al 79', rischia di riaprire la partita. Reale esce per infortunio; i ragazzi di Falsini continuano ad amministrare e ad applicarsi, conquistando falli e gestendo il possesso. Gli ultimi 10' si consumano tra calci di punizione e palle allontanate.

Finisce così, con la Roma a 21 punti. A meno quattro da quella vetta conquistata a inizio stagione. Falsini esulta ancora: il peggio, forse, è definitivamente alle spalle. Adesso testa al Milan.

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