La Roma U18 si regala la finale

La Roma Under 18 è in finale Scudetto. Il verdetto è arrivato ieri sera, dopo tanta fatica, quando allo Stadio Cino e Lillo del Duca di Ascoli Piceno i ragazzi di Tanrivermis hanno battuto 2-1 l’Atalanta. Tanta pazienza, grinta e voglia di raggiungere l’ultimo atto. Fin da subito.

E infatti la prima occasione è arrivata al 3’ con Feola, fermato solo da Torriani dopo un buon filtrante di Solbes. Poi Baldo ci ha provato in contropiede e la risposta giallorossa non si è fatta attendere: al 10’ Nardozi ha calciato debolmente dal limite tra le braccia del portiere avversario. L’11 ci ha preso gusto, trovando un’altra conclusione, di pochissimo a lato. Sintomi di una Roma in partita. Meno attiva, però, nei minuti successivi al 20’: la gara è diventata statica, con parecchi interventi in mezzo al campo. Nessuna delle due squadre è riuscita a imporsi fino a quando, al 45’, Arrigoni ha colpito una clamorosa traversa da due passi sugli sviluppi di un corner. Un fulmine (quasi) a ciel sereno.

Ma con una lieta notizia si è aperto il secondo tempo. Al 46’ Feola ha insistito su un pallone in area nerazzurra, trovando una deviazione che ha favorito Solbes per l’1-0. E, arrivata una grande parata di Torriani su una punizione di Della Rocca, il raddoppio è stato solo questione di tempo. Un tiro da fuori area di Reale al 56’ ha beffato il portiere, regalando il 2-0 alla Roma. Poi la Dea ci ha provato con Cassa, senza successo; e anche Simonetto, al 72’, ha mancato l’appuntamento col gol. Occasioni che hanno dato forza alla Dea: così la rete che ha permesso di accorciare le distanze è arrivata al 75’ con Baldo. Ma l’inerzia non è servita e, nonostante i ripetuti attacchi avversari, la Roma si è portata al triplice fischio sul 2-1. La finale è in programma domani alle 20, allo Stadio Del Conero di Ancona, contro il Genoa (vittorioso con un rocambolesco 5-4 contro l’Inter). «Loro sono una squadra forte, ma pensiamo al nostro. Vogliamo vincere lo Scudetto». Parola di Tanrivermis. Lui e i suoi ragazzi ci credono.