Guidi dopo il trionfo in Supercoppa: "È la vittoria del settore giovanile della Roma"
Il tecnico della Primavera: "C'è grande soddisfazione. Questa è un'emozione che ci dobbiamo portare dentro, ma che deve essere il viatico per fare qualcosa in più"
La Roma Primavera ieri sera ha vinto la Supercoppa di categoria: battuto per 1-0 il Lecce al Via del Mare grazie ad un'autogol del portiere avversario Lampinen-Skaug propiziato da uno splendido tiro a giro di Cherubini. Dopo la vittoria della Coppa Italia lo scorso anno è arrivata, quindi, un'altra grande soddisfazione per i ragazzi di Guidi. Proprio il tecnico giallorosso ha parlato a fine partita, rilasciando alcune dichiarazioni ai canali ufficiali della Roma. Di seguito le sue parole.
Mister, partiamo da questa gioia immensa.
"C'è grande soddisfazione, perché penso che sul campo i ragazzi abbiano veramente meritato di alzare questo trofeo. Sono orgoglioso di ognuno di loro, perché hanno un buonissimo calcio, hanno messo sotto una squadra che l'anno scorso ha vinto un meritatissimo scudetto. Sapevamo che avrebbero potuto essere delle grandi difficoltà, però abbiamo deciso di affrontarle con questo spirito, cercando di venire a proporre il nostro calcio, cercando di mettere in campo quello in cui crediamo e per cui lavoriamo quotidianamente. E la squadra penso che abbia risposto veramente sul campo, regalando emozioni, perché penso che l'1-0 sia un risultato anche stretto, per quello che i ragazzi meritavano sul campo.
Quindi, c'è tanta soddisfazione. E queste emozioni che ora viviamo in questo momento devono essere energia positiva, motivazione, per continuare in questo in questo percorso, perché siamo solo all'inizio della stagione, abbiamo portato a casa solo il primo trofeo, ma i miglioramenti che dobbiamo fare sono tanti: la strada da percorrere è ancora molto molto lunga. Però, è chiaro che iniziare così dà sempre grande soddisfazione.
Ci tengo a ringraziare la proprietà, Tiago Pinto e José Mourinho che sono vigili e attenti alla crescita dei ragazzi, e il direttore Vergine che condivide con noi la quotidianità del lavoro”.
Abbiamo dominato contro i campioni d'Italia, con tre 2006 in campo: in questa vittoria c'è anche tanto della filosofia del nostro Settore Giovanile.
"Assolutamente. È la vittoria del settore giovanile della Roma, che crede nel far crescere i ragazzi. Io e il mio staff non facciamo la squadra guardando la carta d'identità, ma in base a quello che vediamo quotidianamente sul campo.
Però devo dire che tutti oggi hanno fatto veramente una grandissima prestazione. Mi piace anche menzionare Ienco, perché a volte mi sembra un ragazzo molto sottovalutato: invece, secondo me ha delle grandissime potenzialità. Se riesce a lavorarci su, possono diventare veramente delle qualità. Ma menzionandone uno, oggi rischierei di fare un torto a tutti.
È chiaro che il "come" - l'ho detto e ribadito più volte - secondo me è quello che fa la differenza, perché ci sono state nella storia della Primavera anche tante vittorie di squadre che poi non hanno messo nemmeno un giocatore in Serie A. Tu puoi vincere anche un trofeo, ma se non proietti un giocatore nel calcio professionistico in serie A, è chiaro che forse hai speculato sul risultato ma hai lavorato male sui giovani.
Noi questo non lo vogliamo fare. Anzi, forse oggi è il coronamento di un percorso, perché il campionato di serie A è iniziato solo pochi giorni fa e penso che la Roma abbiamo messo nei vari campionati quattro giocatori che l'anno scorso facevano parte del gruppo Primavera. Abbiamo visto l'esordio di Pagano all'Olimpico, abbiamo visto Missori protagonista a Sassuolo, abbiamo visto Tahirovic titolare all'Ajax e Satriano che è nella serie A olandese. Quindi, quattro giocatori che escono dalla Primavera e vanno in serie A. Vuol dire che il cammino intrapreso è quello giusto. E dobbiamo insistere per crearne altri, perché ci sono tantissimi altri calciatori che possono ambire a quei livelli".
Questa vittoria è un po' la ciliegina sulla torta della scorsa stagione ed è il modo migliore per iniziare la nuova.
"Assolutamente, possiamo anche vederla così. Questa è un'emozione che ci dobbiamo portare dentro, ma che deve essere il viatico per fare qualcosa in più: non sedersi, perché il calcio non aspetta nessuno e quello che abbiamo fatto oggi domani non vale non vale più. Dobbiamo subito concentrarci sull'inizio del campionato, perché avremo subito una partita difficilissima con la Fiorentina, che è stata un'altra delle squadre che l'anno scorso ci ha bloccato e ci ha eliminato al 92' da un'eventuale semifinale scudetto. Vogliamo iniziare bene anche in campionato. Quindi, ora ci rilassiamo un attimo, gioiamo per questo trofeo e poi, da domani mattina, testa al campionato".
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