Una Roma che cresce su ogni livello: dai ragazzi di Ciaralli l'esempio
I 2006 di nuovo Campioni d'Italia. Brilla Mannini, Nardozi determinante, Romano grande prospetto. Loro il futuro romanista che vince già
Le solidità delle fondamenta di un club i vedono anche dal suo settore giovanile. E nella Roma che lancia i vari Bove, Zalewski e li valorizza redendoli anche a volte degli elementi di interesse per il mercato (Volpato, Tahirovic o Missori, per questa sessione) c’è un esempio lampante della prolificità del vivaio romanista e del lavoro progressivo che si fa con i giovani dalle parti di Trigoria. È quello dei classe 2006 giallorossi, che esattamente un anno fa vincevano il titolo nazionale Under 16 e due giorni fa hanno bissato il trionfo sotto la guida di Ciaralli con l’Under 17 in rimonta sull’Inter.
Quel blocco squadra ha dimostrato coesione e mentalirà nel salire di categoria e risultare ancora una volta la più forte di tutte, certificando di essere sulla strada giusta verso quella che sarà l’Under 18, poi la Primavera e poi, si augurano a Trigoria, quella prima squadra in cui Mou inserisce spesso i “bambini”. Tra i giovanissimi bicampioni, si parl già tanto di Mattia Mannini come uno dei talenti più brillanti e promettenti della rosa: è arrivato dallo Spezia nel 2020 e col tempo ha messo in mostra le sue qualità e caratteristiche che gli permettono di giocare a centrocampo, anche più largo in una mediana a cinque. Già chiamto da Mancini per un raduno della Nazionale, ha disputato praticamente tutta la tagione da sotto età con i ragazzi dell’Under 18 e la Final Four con Ciaralli e i suoi fornendo anche l’assist per il gol decisivo di Nardozi che ha ribaltato i nerazzurri e consegnato il titolo alla Roma. Proprio l’attaccante Nardozi, a carriera appena iniziata, sta già mettendo in mostra la capacità di essere decisivo nei momenti importanti: è suo il gol Scudetto per l’Under 17, come è stata sua la firma decisiva un anno fa contro il Milan (su assist di Feola che due giorni fa ha siglato il pareggio). Anche lui si sta abituando a giocare da sotto età e brilla quando torna tra i 2006, mentre matura la crescita che lo porterà presto nel roster della Primavera di Guidi.
Tra i pali dei ragazzi di Ciaralli ad Ancona c’era il brasiliano 2006 Renato Bellucci Marin: un metro e novanta, nella Capitale dal 2020 ma “elegibile” solo dal 2022. È stato protagonista nell’arco della stagione e ha già un legame, in un certo senso, con la prima squadra: a seguirlo ad Ancona c’era anche il suo procuratore Marangon, il fratello dell’ex portiere romanista Doni. Si prospetta un futuro scintillante anche per Alessandro Romano: centrocampista di tecnica e qualità, è arrivato l’estate scorsa dalla Svizzera fortemente voluto da Vergine e si ispira a Matic sognando magari qualche opportunità in Prima squadra in un paio di anni.
L’Under 17 brilla anche nel femminile: oggi alle 16.30 la semifinale scudetto contro la Juventus a Senigallia (visibile su Dazn).
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