Settore Giovanile

VIDEO - Primavera, Guidi: "Vogliamo sfatare il tabù della Coppa Fiorentina"

Il tecnico giallorosso alla vigilia della finale: "Dopo Lecce, Napoli e Inter manca l'ultimo ostacolo per un trofeo che ci manca da tanto in bacheca"

Federico Guidi, allenatore della Roma Primavera, durante una partita

Federico Guidi, allenatore della Roma Primavera, durante una partita (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
24 Aprile 2023 - 18:43

Federico Guidi, allenatore della Roma Primavera, è intervenuto ai microfoni del club per parlare alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, in programma all'Arechi di Salerno. Di seguito le sue dichiarazioni: "I ragazzi li ho visti bene e sono molto soddisfatti di giocarsi un trofeo a fine aprile. Abbiamo eliminato squadre molto importanti sul nostro cammino: il Lecce che sta dominando il campionato, il Napoli che ha eliminato al Juventus e l'Inter campione d'Italia in carica. Abbiamo fatto un bel percorso e ora manca l'ultimo step ma ho visto i ragazzi molto sereni e vogliosi di giocare una grande partita per vincere un trofeo prestigioso che manca da tanto nella nostra bacheca. Vogliamo vendere cara la pelle e portare a casa il titolo".

La Fiorentina sembra abbonata alla Coppa Italia: ha vinto le ultime quattro edizioni e non sarà facile.
"È una squadra di qualità ed esperta, con tanti 2003 che già lo scorso anno avevano vinto questa competizione oltre a fare bene in campionato con il loro secondo posto, ma ora noi dobbiamo pensare a fare il massimo senza rimpianti: rispettiamo al massimo gli avversari ma vogliamo sfatare il tabù della Coppa Fiorentina".

Che partita si aspetta a livello tecnico?
"Sarà una gara fra squadre che amano avere la palla e giocare d'attacco usando la tecnica: mi aspetto una bella partita sia da giocare che da vedere ma anche le palle inattive saranno un fattore determinanti: loro hanno tanti saltatori e sanno usare delle rimesse molto lunghe con Kayode. Loro hanno tanti schemi ma noi dobbiamo trovare il modo di sfruttare le loro lacune".

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