Giovanili, Nardozi: L'uomo scudetto
Il 25 giugno ha deciso la finale Under 16 col Milan. Salito sotto età in U18, domenica prima della partita contro la Cremonese ha fatto il giro d’onore all'Olimpico
Uno scudetto ti cambia la vita, specialmente se arriva per un tuo gol. Domenica Manuel Nardozi ha giocato la prima partita sotto età con l’Under 18 - un’amichevole con il Trastevere, finita 7-1 - e ha anche segnato, lunedì ha fatto il giro d’onore all’Olimpico, portando in giro la coppa vinta il 25 giugno, al Cino e Lillo Del Duca di Ascoli, nella finale con il Milan. La finale del campionato Under 16 l’ha decisa lui, di testa, in elevazione, su cross di Feola, dopo 6’ del secondo tempo supplementare: i rossoneri, allenati da Ignazio Abate, non hanno avuto il tempo di reagire che l’arbitro ha fischiato la fine. Non partiva certo favorita la Roma di Gianluca Falsini: l’annata dei 2006 non era considerata particolarmente ricca di talento, tanto che Bruno Conti, due anni fa, l’aveva rivoltata, inserendo 9 giocatori, tutti da squadre professionistiche. Nardozi è uno dei pochi titolari che c’era già: giocava nella scuola calcio giallorossa dell’Acqua Acetosa, nel 2016 era passato a Trigoria, andando a integrare un gruppo formato solamente un anno prima. Non c’era un centravanti vero e proprio tra i 9 acquisti del 2020, ma un giocatore offensivo sì, Domenico Musella del Napoli: lo voleva mezza Italia, Atalanta e Juventus su tutte, a Trigoria ha giocato in tutti i ruoli dell’attacco, fatto qualche bel gol, ma alternato a prestazioni decisamente meno significative.
Nel frattempo Falsini ha reinventato come centavanti di manovra il trequartista Mattia Almaviva, il bambino - ora adolescente - a cui Totti consegnò la fascia di capitano il giorno dell’addio al calcio, e per Nardozi gli spazi sembravano ridursi. Ma lo stesso ex terzino di Parma e Verona - che dopo lo scudetto sembrava destinato a lasciare la Roma, e invece è rimasto, e ripartirà dall’Under 16 con una nuova annata - ha trovato un nuovo ruolo anche a lui, schierandolo punta esterna, largo a destra. Un ruolo forse più congeniale alle sue caratteristiche: Nardozi ha grandissima forza nelle gambe, regge bene i contrasti, e ha pure un bel tiro con il sinistro, ma non arriva al metro e 80, e col passaggio nel calcio dei grandi certe cose rischi di pagarle se giochi centravanti. Anche se proprio col gol scudetto (il decimo stagionale, miglior marcatore della squadra) ha confermato di avere un’ottima scelta di tempo quando c’è da colpire di testa. E infatti la Roma un centravanti classe 2006 lo stava cercando: il polacco Mikolajewski, che era venuto in prova ed era piaciuto molto, è saltato dopo le visite mediche, alla fine è arrivato lo sloveno Luka Mlakar dal Domzale, fratello minore di Jan, che aveva giocato nella Fiorentina Primavera con Federico Guidi allenatore, e Vincenzo Vergine responsabile. È stato mandato sotto età con l’U18 di Tanrivermis, che inizierà la stagione il 18 settembre, mentre Nardozi era rimasto con i coetanei, in Under 17, con Marco Ciaralli. Poi la scelta della Roma di promuoverlo: se riuscirà a tenersi il posto con i più grandi, l’anno prossimo sarà già tempo di Primavera.
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