Settore Giovanile

Caprì, l'ex allenatore del 18enne: "Natale? Non ha paura di nulla"

Il classe 2004 che ha firmato un contratto dopo aver vinto il talent show "One of Us" giocava nello scorso campionato in Promozione col Mirafiori, a Torino

Gabriele Natale, vincitore della seconda edizione di One Of Us

Gabriele Natale, vincitore della seconda edizione di One Of Us (One Of Us Instagram)

PUBBLICATO DA Francesco Oddi
03 Agosto 2022 - 11:30

Ha suscitato parecchia curiosità la notizia dell’attaccante che giocherà nelle giovanili della Roma dopo aver vinto il talent organizzato dalla “One of Us”. Sorprendendo (piacevolmente) anche chi Gabriele Natale, classe 2004, lo conosceva molto bene, alla Associazione Sportiva Dilettantistica Mirafiori di Torino, dove il ragazzo ha giocato in Promozione, nello scorso campionato. "Ha fatto la scuola calcio con noi - racconta la presidentessa, Giovanna Corbo - abitava proprio davanti al nostro campo. Poi è andato a fare il settore giovanile in un’altra società, e lo scorso anno il nostro mister lo ha voluto riportare alla base. Ha iniziato con la Juniores, ma a novembre è salito in prima squadra". "Anche per noi è stata una piacevole sorpresa, sapere che ha firmato un contratto con la Roma - spiega  Antonio Caprì, il tecnico che lo ha promosso in prima squadra - per lui è un sogno che si avvera. Lui nasce prima punta, è in quel ruolo che lo avevo visto nella Juniores, quando avevo deciso di promuoverlo. Anche se poi in prima squadra lo schieravo più esterno, anche per semplificargli un po’ le cose: in Promozione c’è la regola dei tre “Under” da schierare, quasi tutti li mettono come esterni difensivi. E io volevo che potesse vederla con dei coetanei, giocando più esterno, invece di scontrarsi sempre con degli avversari adulti. Anche se lui è uno che non ha paura dello scontro fisico, ha una grandissima grinta: sarà alto 1,75 - 1,78, ma ha una grande muscolatura. Ed è bravissimo nell’attaccare gli spazi, con una velocità incredibile, facendo movimenti e tagli che mettono fuori causa la difesa. Tecnicamente è bravino, ma può crescere: ha margini di miglioramento enormi. E grande cattiveria nell’aggredire il pallone, una caparbietà incredibile da inizio a fine partita. E ha già segnato 6-7 gol con i grandi".

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