Primavera, i gemelli D'Alessio separati: Leonardo va al Milan
Il terzino destro vestirà rossonero, Francesco invece resta a Trigoria. Contratto da 4 anni, firmato con Maldini e Massara, la Roma coi bonus può incassare un milione
Quando possono, i gemelli giocano insieme, ma non tutti hanno questa fortuna: Leonardo e Francesco D’Alessio ci sono riusciti fino ai 18 anni, ma da ieri le loro strade si sono divise, il primo ha firmato con il Milan, il secondo continuerà con la Roma Primavera, con cui entrambi avevano iniziato il ritiro. Ma c’era un dualismo da risolvere, e l’offerta dei rossoneri ha risolto il problema: considerando la classe 2004 i due migliori terzini destri d’Italia li aveva la Roma, ed era inevitabile che uno dei due avrebbe finito per ostacolare la crescita dell’altro. Dualismo recente peraltro, perché per anni il dubbio non c’è stato: titolare Filippo Missori (che a novembre Mourinho aveva fatto debuttare in prima squadra, nel finale della gara di Conference con lo Zorya Lugansk, vinta 4-0, facendolo diventare il primo della sua annata a giocare le coppe europee con una squadra italiana), riserva Leonardo D’Alessio. Che però pian piano ha iniziato a crescere, come forza esplosiva e come rendimento, e diventava un peccato tenerlo fuori. In Under 17 Fabrizio Piccareta aveva trovato una soluzione: aveva grande stima per Missori, ma lo preferiva da mezzala destra, liberando la corsia esterna per D’Alessio. Non in finale però: nell’undici che affrontò il Genoa decise di dare l’ultima chance in maglia giallorossa – al fianco di Faticanti e Pisilli – all’ex baby fenomeno Tomaselli, Missori tornò sulla fascia destra, e D’Alessio in panchina, con il fratello. Si sono divertiti lo stesso, quel giorno: subentrarono entrambi, vinsero lo scudetto, e Leonardo, in campo da inizio ripresa, segnò pure il 3-1. Chiuse l’anno con 3 gol in 9 partite, media più da centrocampista offensivo che da terzino: le poche presenze si giustificano con la formula abnorme di quel campionato, che venne sospeso per il Covid, e riorganizzato riducendo drasticamente le giornate. Lo scorso anno dualismo risolto grazie all’U18, in cui Leo D’Alessio è stato il giocatore più utilizzato della rosa di Scurto: 29 presenze su 31, una giornata di squalifica, e l’ultima di regular season saltata per andare con De Rossi. Che a ottobre gli aveva fatto fare 2 spezzoni, e altre 5 volte se lo era portato in panchina.
Conferma azzurra
Che la Roma avesse - almeno fino a ieri - i due migliori terzini destri d’Italia è diventato ufficiale a marzo, quando, nell’amichevole con la Francia Under 18, Leonardo D’Alessio ha giocato la sua prima partita con le nazionali giovanili, sostituendo proprio il suo compagno di squadra. Il primo giugno, quando l’Under 18 azzurra concluse uno stage all’Acqua Acetosa battendo 4-0 quella giallorossa il terzino dell’Italia era proprio Leo D’Alessio, visto che Missori era di ritorno da Sassuolo, dove la sera prima aveva perso la finale scudetto Primavera contro l’Inter. Ottima notizia per la Roma, ma a quel punto al gemello difensore il ruolo di riserva di Missori stava stretto. E così il club si è trovato nella condizione di dover ascoltare offerte: il ragazzo che Mourinho fece esordire in prima squadra piaceva a Sassuolo e Atalanta, poteva rientrare nella trattativa per Frattesi (la prima scelta dei neroverdi era Volpato, ma venivano valutati anche altri profili, in aggiunta), che però da qualche settimana si è arenata. A giugno Missori aveva preso parte ai Giochi del Mediterraneo con l’U18, con la fascia di capitano al braccio: stavolta con lui c’era solamente il portiere Mastrantonio, non D’Alessio. La rassegna, in Algeria, si è conclusa con la finale persa con la Francia, quando la prima squadra si era già radunata: il ragazzo avrebbe pure rinunciato volentieri alle ferie se fosse arrivata la chiamata di Mourinho, ma la società ha preferito fargli iniziare la stagione con la Primavera.
E nella prima amichevole Federico Guidi gli ha consegnato la fascia di capitano. Nel frattempo il Milan aveva capito che era il momento di insistere per Leonardo D’Alessio, e la Roma ha iniziato a trattare. E intanto ha mandato con la Primavera anche il classe 2003 Louakima, arrivato due anni fa dal Paris Saint-Germain: lo scorso anno era la riserva di Missori - riuscendo anche a ritagliarsi anche qualche pomeriggio di gloria, come la doppietta alla Juventus - potrebbe farlo anche quest’anno, come fuoriquota. Non prevede diritto di ricompra la cessione di Leo D’Alessio, il Milan non avrebbe mai accettato: però ha concesso una percentuale sulla eventuale futura rivendita, e una serie di bonus, che potranno far incassare alla Roma anche un milione di euro. Gli hanno fatto 4 anni di contratto (lo aveva già anche con i giallorossi), firmato ieri alla presenza di Maldini e Massara: inizierà con la Primavera di Ignazio Abate. Con cui potrà sfidare, per la prima volta, il gemello Francesco, che dopo una grande stagione con l’Under 18 - 29 partite e 8 gol, tutti su azione, giocando mezzala - ha tutte le carte in regola per trovare spazio con la nuova Roma di Federico Guidi.
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