Roma Under 18, finito il sogno: in finale ci va la Spal
Gli "invincibili" 2004 hanno perso partita e record: nelle 2 stagioni in cui c’era in palio un titolo nazionale lo hanno vinto (Under 15 e 17). Decide un rigore dopo 17'
A forza di perdere pezzi, gli invincibili hanno perso il loro record: nelle due stagioni in cui c'era in palio un titolo nazionale lo hanno vinto (Under 15 e Under 17), quest'anno non ce l'hanno fatta, vista la sconfitta di ieri nella semifinale di Ascoli, contro la Spal, che fa seguito a quella con l'Inter nella finale della Primavera. Perché il gruppo dei 2004 si è diviso in due, e i tre più forti - il portiere Mastrantonio, il terzino destro Missori e il regista Faticanti - erano con De Rossi e l'Under 18 quest'anno non l'hanno mai vista. Pagano e Cherubini sono scesi per le finali, non Keramitsis, mentre Padula è infortunato e non va neanche in panchina (al suo posto il 2005 Misitano, preferito al malconicio Gante e ad Alemanji). Con Pisilli, recuperato all'ultimo e lontano dalla forma migliore, in mediana ci sono Vetkal al centro e Ciuferri sulla destra, preferito a Francesco D'Alessio.
Poche sorprese in difesa, Leo D'Alessio a destra, Pellegrini-Chesti coppia centrale, Falasca a sinistra, con Baldi tra i pali. Stesso 4-3-3 per la Spal di Pedriali, l'uomo più pericoloso è l'ala destra Dell'Aquila, capocannoniere della squadra, già prenotato dal Torino per la prossima stagione, il terzino sinistro Saiani è un 2005 che ha già giocato spesso in Primavera, ed è nel giro della nazionale. Il primo a provarci è Pagano, ma il suo destro finisce sul fondo, poi comincia la pressione della Spal: Semenza serve Boccia, tiro a lato, Puletto batte un angolo per la testa di Saiani, buona parata di Baldi. Poi il gol: Semenza serve Boccia, contatto con Chesti, sul dischetto Semenza, che spiazza Baldi. Al 23' un destro di Pisilli da fuori viene bloccato da Abati: è il primo tiro nello specchio dei giallorossi, irriconoscibili nel primo tempo. Poi ci prova Joao Costa, che si libera bene sulla destra, ma Abati mette le mani sul suo cross, ancor più pericoloso quello di Leonardo D'Alessio al 41', col sinistro, la difesa allontana. In mezzo un diagonale di Dell'Aquila, che si libera di Falasca e calcia rasoterra, blocca Baldi. Cherubini nel recupero si libera bene per il tiro, ma il suo destro da fuori è troppo debole.
Un altro approccio
Due cambi dopo l'intervallo: fuori Ciuferri e Joao Costa, dentro Francesco D'Alessio e Koffi, che si piazza all'ala sinistra, con Cherubini che passa a destra. Ma a cambiare è soprattutto l'approccio: i giallorossi, timorosi nel primo tempo, hanno più rabbia e fiducia. La prima occasione arriva dopo 2', quando Pisilli prova a servire in area Pagano, Gobbo lo anticipa in angolo, con qualche difficoltà. Sugli sviluppi, palla a Cherubini, bel destro da fuori, a lato di poco. Poi è Leonardo D'Alessio a mettere in mezzo un pallone pericoloso, Pagano non arriva per la deviazione ravvicinata. All'11' ancora il numero 2 al cross, stavolta è il gemello Francesco ad arrivare sul pallone, colpo di testa, a lato di poco. Un minuto dopo ancora il numero 16 protagonista: ottima giocata al limite dell'area, con scarico al centro per Falasca, sinistro di prima intenzione, non lontano dalla traversa.
La Roma preme, Puletto viene ammonito e tolto subito dopo dal campo, ancora Fra D'Alessio lancia Cherubini che recupera un pallone che sembrava perso, ma che poi non arriva a Pagano, al 27' il pari sembra cosa fatta: altro cross del D'Alessio subentrato, tiro a botta sicura di Koffi, deviazione di un difensore, la palla rotola verso il secondo palo e finisce in angolo. A un quarto d'ora dalla fine Scurto richiama in panchina Pisilli e inserisce Misitano, centravanti per centrocampista, si passa al 4-2-4. A 8' dalla fine entra anche Liburdi per Pagano, e ha subito una palla buona, da fuori area, su respinta imperfetta del portiere, conclusione alta. La Spal si rivede con un tiro di Dell'Aquila, a giro fuori dallo specchio, poi torna a chiudersi in area. Al 3' di recupero mischia in area, ribattuta la conclusione a botta sicura di Falasca, alta quella di Chesti: la porta è stregata, l'assedio non basta. A fine partita lungo saluto di Scurto ai suoi giocatori: facile che saluti anche la Roma.
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