Niente scudetto d'addio per De Rossi
Avanti con Vicario, a 20’ dalla fine. Pari di Casadei, ai supplementari super gol di Iliev. Era l’ultima del tecnico: il futuro è Federico Guidi
Si era conclusa con 1-2 contro l'Inter la prima stagione di Alberto De Rossi alla guida della Roma Primavera, nell'ormai lontano 2003-04, la 19esima si conclude con un 1-2 con lo stesso avversario, e non ci sarà una ventesima: la finale scudetto persa ieri al Mapei Stadium sarà l'ultima partita del tecnico più longevo del campionato, che sperava di chiudere in modo diverso, e non ci era andato neppure lontano, visto che aveva sbloccato a 20' dalla fine, contro una squadra che non aveva mai tirato in porta. Ma quando lo ha fatto, la squadra di Chivu, che ha vinto al primo tentativo, ha fatto male.
Avvio lento
Il primo abbozzo di occasione è un tiro cross di Tripi al 4', sul fondo, poi un destro di controbalzo di Faticanti, da fuori: buona coordinazione ma palla a lato, Rovida che controllava. L'Inter si vede all'11': Silvestro va sulla sinistra e mette in mezzo, Peschetola controlla e calcia di sinistro, deviato in angolo. Lo stesso Peschetola al quarto d'ora si libera sulla sinistra, costringendo Feratovic al fallo, appena prima dell'ingresso in area, ma la punizione di Casadei finisce ben oltre la traversa. Al 21' Rocchetti mette in mezzo un cross da sinistra, Missori lo rimette in mezzo, palla in angolo, batte Volpato, trovando la testa di Vicario, solo sul bordo dell'area piccola: palla sul fondo, prima vera grande occasione.
La migliore dell'Inter arriva al 31', quando Franco Carboni si libera di Missori e mette in mezzo un cross teso da sinistra, Jurgens anticipa Feratovic ma non riesce a indirizzare in porta. Al 37' Volpato si procura e batte un calcio di punizione sulla trequarti, Feratovic rimette in mezzo, Tripi e Vicario provano a battere a rete, ma vengono murati. Tre minuti dopo Cherubini è bravo a liberarsi sulla sinistra, ma il suo tiro cross viene parato da Rovida. Al 43' ottimo spunto sulla sinistra di Rocchetti, che parte dalla sua metà campo, scambia con Cherubini e va al cross da trequarti, Carboni deve rifugiarsi in angolo per anticipare Missori. L'Inter risponde, proprio allo scoccare del 45', con Abiuso, che, lanciato da Casadei, si libera bene per il destro, la conclusione sembra indirizzata in porta, ma viene rimpallata da Peschetola. C'e ancora il tempo per una ripartenza: Cherubini lancia Rocchetti, cross per Satriano, che riesce ad anticipare Hoti e colpire, non a dare potenza al tiro, bloccato senza problemi da Rovida.
Subito due cambi
De Rossi si gioca subito due cambi: Keramitsis al posto di Feratovic in difesa, Tahirovic al posto di Cherubini, dimostrando che Voelkerling Persson, che non gioca dal 16 aprile, è in panchina solo per onore di firma. L'altro svedese si piazza sulla trequarti, con Volpato seconda punta: mossa d'emergenza, anche se provata già altre volte. Non ha mai portato benissimo la mossa, la Roma fatica a costruire occasioni, ma non è che l'Inter faccia di più. Dopo 21' senza un tiro in porta escono anche i due centravanti: Padula per Satriano nella Roma, Zuberek per Jurgens nell'Inter, che toglie anche il fantasista Peschetola, inserendo la stellina Valentin Carboni, un 2005 già convocato dalla nazionale maggiore argentina, insieme al fratello Franco. Che al 23' prova il sinistro da trequarti: a lato di parecchio. Poi, due minuti dopo, la Roma si porta in vantaggio: da inizio gara le precise traiettorie dalla bandierina disegnate da Volpato cercavano la testa dei difensori, stavolta c'è quella di Vicario, bravo a inserirsi tra Casadei e Hoti, per deviare in porta, con Rovida che neppure abbozza il tuffo.
De Rossi richiama in panchina Volpato inserendo Pagano, Chivu inserisce il fantasista Iliev al posto del regista Sangalli, e Owusu per Abiuso, ruolo per ruolo. A 9' dalla fine la palla arriva sulla trequarti a Franco Carboni, e Casadei comincia a correre verso la porta, da centrocampo: quando la palombella dell'argentino ricade sul dischetto l'8 è lì, e devia in rete, facendosi perdonare la disattenzione sul gol di Vicario. Quindicesimo centro stagionale per la mezzala di Ravenna, che aveva preso la fascia con l'uscita di Sangalli. Dopo il gol, la Roma balla per qualche minuto: Iliev indovina più di un dribbling (ma spesso ne tenta uno di troppo), Carboni si libera e calcia di sinistro da fuori, Mastrantonio era sulla traiettoria, e lascia scorrere sul fondo. Ci prova anche Owusu, destro da fuori, bloccato senza problemi, al 91' Oliveras (subentrato dopo l'1-1) lancia Padula, che entra in area in dribbling e va al tiro, non all'altezza della giocata con cui si era liberato, Rovida blocca in due tempi. Supplementari, senza ulteriori cambi: dopo 6' Valentin Carboni serve Owusu che imbuca per Iliev, diagonale che centra la base del palo.
Due minuti dopo il numero 10 bulgaro entra in area palla al piede, manda al bar Vicario e chiude la conclusione sul primo palo: un gol da campioncino, che porta avanti l'Inter. E la Roma, con tre difensori, sei centrocampisti e un solo attaccante, Padula, promettente ma inesperto, che ha segnato un solo gol nella categoria, si trova nei guai. De Rossi inserisce Cassano (che si è sbloccato solamente all'ultima di regular season, con la doppietta alla Fiorentina), la conclusione più pericolosa è di Pagano, servito da una sponda di Padula, potente ma fuori dallo specchio. Nel secondo tempo ci prova di nuovo Pagano, sinistro sul fondo dopo un bel dribbling, poi un bel destro, ancora da fuori, di Cassano, respinto da Rovida. Al 117' Faticanti apre a destra per Missori, cross, sponda di Padula, a centro area c'è Vicario, che controlla e tira, centrando la traversa. Poi ci prova Cassano, ed è bravo Rovida a negargli il pareggio: la Roma chiude in attacco, ma è troppo tardi. Si ripartirà da Federico Guidi, già uomo di fiducia di Vergine ai tempi della Fiorentina, nella stagione scorsa al Teramo in C1.
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