Under 16, vittoria a sorpresa: eliminata la Lazio allo scadere
Un gol del difensore promuove i giallorossi a 2’ dall’eliminazione. Poco spettacolo durante i 90 minuti, ma tante emozioni al Green
Non è paragonabile al livello del settore giovanile della Roma quello della Lazio, l'unica eccezione è la classe 2006, sul livello di quella giallorossa, forse anche qualcosa in più: avevano vinto entrambi i derby di regular season, e chiuso al primo posto il girone, cosa che gli avrebbe garantito la qualificazione in semifinale con il risultato maturato all'inizio del recupero, 1-0 per la squadra di casa, lo stesso di una settimana fa a Trigoria. L'Under 16 è categoria nata da poco, nel 2016, la formula del campionato cambia di continuo, ed è difficile stargli dietro: la Roma, che era eliminata con lo 0-1, ha trovato l'1-1 dopo la segnalazione del recupero, e quando al 5' di extra time ha incassato il 2-1 molti stavano per andare via, invece c'erano due supplementari da 10', un premio per il gol in trasferta. A 2' dalla fine del secondo, la Lazio, che sarebbe passata per il miglior piazzamento, senza calciare i rigori, incassa il 2-2, firmato da Tommaso Occhi, altissimo difensore centrale che quest'anno tra infortuni e scelte tecniche aveva giocato davvero poco, ed era entrato al 4' di recupero per far passare quei pochi secondi che mancavano, dopo l'1-1 di Mannini. Missione fallita, non per colpa sua, ma ha rimediato pochi minuti dopo, di testa, eliminando la Lazio e regalando ai suoi la semifinale contro la Juventus (che ha fatto fuori il Sassuolo).
Ambiente caldo
Il centro sportivo Green Club, sulla Nomentana, ben fuori dal Raccordo, ha una tribunetta piccolina, che per i derby non basta mai: parenti e amici della Roma c'erano, ma quelli della Lazio erano di più, forse anche per i precedenti a loro favore, bandiere, tifo, un altoparlante e uno speaker che legge i nomi della formazione di casa, invitando gli altri a scandire il cognome, difficile trovare un posto libero anche per vedere la partita in piedi, appoggiandosi alla recinzione. Lazio con il consueto 4-2-3-1, i più attesi sono al centro: il difensore Barone, il fantasista Gelli e il centravanti Serra. Falsini risponde con l'ormai consueta difesa a cinque (anche se Ragone, per seguire Gelli, a volte si ritrova più vicino ai centrocampisti), i due mediani, capitan Tumminelli e Pedro Lopes, il centravanti atipico Almaviva supportato da Nardozi (che era centravanti di ruolo) e Mannini sulla trequarti. La Roma, nonostante il gol di vantaggio dell'andata, parte più aggressiva: conquista un paio di calci d'angolo in avvio, e al 10' crea la prima occasione, un'occasione manovrata, con Mannini che scambia con Almaviva, ma poi calcia alto con il destro, da buona posizione. Quattro minuti dopo però la Lazio si porta avanti: lancio di Volpe per Ferrari che va al tiro con il destro, De Franceschi respinge, il numero 7 è il primo a tornare sul pallone, e la seconda conclusione è quella buona.
Nella Roma il più vivace è Mannini, fantasista col numero 9 che prima fa ammonire Serra con una ripartenza a centrocampo, poi va via a tre avversari sulla trequarti, prima di venire chiuso, poi non riesce a calciare su una palla recuperata e messa in mezzo da De Luca. Poco prima della mezz'ora il difensore giallorosso Mirra si fa male a una spalla, al suo posto entra Feola. Serra conquista una punizione dal limite, batte con il sinistro il numero 10 Gelli, centrando il palo. Serra mette in mezzo un bel cross da sinistra che non trova deviazioni, al 35' il solito Mannini mette Nardozi solo davanti al portiere con un bel filtrante, ma l'assistente ha la bandierina alzata. Due occasioni nel recupero: il laziale Cuzzarella si libera bene sulla sinistra ma calcia alto, il romanista Mannini mette in mezzo una punizione, Renzetti esce e blocca. Si riparte senza cambi, la Roma ci prova con Litti, che prima si libera bene per il tiro sulla trequarti, ma non inquadra la porta, poi calcia una punizione (all'andata aveva fatto centro) ma colpisce l'uomo in barriera. Un tentativo di Nardozi viene rimpallato, al 14' si rivede la Lazio, con un tiro da fuori dell'ex Paolocci (a segno a Trigoria in regular season), para De Franceschi. Qualche difficoltà in più per il portiere giallorosso sulla punizione di Gelli: non la trattiene, ma poi si butta sui piedi di Barone, chiudendogli lo specchio. Falsini si era appena giocato due cambi, inserendo Ceccarelli e Della Rocca al posto di Nardozi e Ragone, la Roma passa al 4-3-2-1. Litti manda alto di testa su punizione di Mannini, Lazio pericolosa con un cross di Gelli dal fondo, Cuzzarella viene anticipato al momento della deviazione ravvicinata, Barone, che aveva fatto la scuola calcio con la Roma, prova a rendersi pericoloso andando a saltare su un calcio piazzato, palla sul fondo.
Finale caldissimo
A 5' dalla fine De Franceschi sbaglia un rinvio coi piedi, passandola al laziale Bigotti, ma si riscatta subito mettendo le mani sul suo diagonale e negandogli il raddoppio. Inatteso, all'ultimo minuto (i tempi sono da 40'), arriva il gol che potrebbe qualificare la Roma: pallonetto di Almaviva per Mannini, Renzetti sbaglia completamente l'uscita, permettendogli di mettere in rete a porta vuota. Due cambi nella Roma, uno nella Lazio, il giallorosso Reale, appena entrato, commette fallo a centrocampo: la Lazio manda il portiere a battere e tutta la squadra in area, tiro la volo di Gelli, rimpallato, arriva Marinaj, pure lui in campo da pochi secondi, e spinge in rete. Si va ai supplementari, ma succede pochissimo: la Lazio si difende, la Roma sembra quasi non crederci più. Non è così: al 98' punizione cross di Almaviva, Renzetti - che pure è uno dei portieri migliori del vivaio biancoceleste - sbaglia di nuovo l'uscita, Occhi sceglie bene il tempo dello stacco, ci mette la testa e porta i suoi in semifinale.
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