Primavera, pareggio in rimonta con l'Inter davanti a Mourinho
La squadra di Chivu avanti con un gioiello di Casadei. Rimedia il solito Voelkerling, Ndiayè si prende il secondo giallo al 69’ e lascia i compagni in inferiorità
Era venuto al "Di Bartolomei" per vedere i suoi ragazzi attuali José Mourinho, e un suo ex allievo come Chivu, ha assistito a una bella partita, che la Roma ha pareggiato 1-1 contro un'Inter piena di talento, che non riesce però a ridurre i 9 punti di distacco dalla capolista. Alberto De Rossi ha il Covid, in panchina il suo vice Alessandro Toti, poche sorprese in formazione. Torna dalla prima squadra Keramitsis, Tripi parte al centro della difesa, in mediana Faticanti e Tahirovic, Cherubini preferito a Satriano al fianco di Voelkerling Persson. Chivu arretra di qualche metro il gioiellino Valentin Carboni, un 2005 già convocato dalla nazionale argentina (come il fratello Franco, di due anni più vecchio, terzino sinistro), piazzandolo sulla trequarti: avanza il suo raggio d'azione il numero 7 Peschetola. Centrocampo titolare, a tre, con capitan Sangalli in regia, il ceco Grygar a destra, il gioellino Casadei a sinistra. Prima punta l'estone Jurgens, qualche mese alla Roma ai tempi dell'Under 17.
Inizio senza grosse emozioni, al 12' Ndiayè mette a terra Jurgens, ammonizione e punizione, molto angolato, dallo spigolo dell'area. Ma la battuta di Casadei, al rientro dopo un colpo alla testa che gli aveva fatto saltare un paio di gare, è perfetta, veloce e precisa, e ricade giusto all'incrocio dei pali, Inter avanti. Altra occasione per i nerazzurri al 22': l'ex Pescara Peschetola parte palla al piede, ne salta di netto tre o quattro, e calcia di sinistro dalla lunetta, colpendo la base del palo. Cinque minuti dopo primo angolo per la Roma: batte Volpato, colpo di testa di Ndiayè, il portiere respinge, e viene a contatto con Tripi, che cade. I giallorossi chiedono il rigore, il direttore di gara lascia correre. C'è solo l'Inter in campo, in questa fase: Valentin Carboni lancia Jurgens, che avanza e calcia, sopra la traversa.
Pari nel recupero
La prima vera occasione per la Roma la crea Tripi, che avanza palla al piede, scambia con un compagno e va al cross basso dal fondo, Cherubini manca la conclusione. Rocchetti, servito da Volpato, prova il sinistro da fuori, Rovida blocca senza problemi. Al secondo minuto di recupero Cherubini va al cross dal fondo, palla per Tripi che calcia due volte, la prima ribattuta da un difensore, la seconda respinta dal portiere, ancora Cherubini al centro, tuffo di testa di Voelkerling Persson, che anticipa proprio Tripi e Hoti e firma il pareggio. Nessun cambio a inizio ripresa, dopo 3' angolo di Volpato per la testa di Ndiayè, palla alta. Sul fronte opposto Casadei parte palla al piede e calcia da fuori, palla a lato. Il numero 8 nerazzurro ci prova anche di testa, su cross di Peschetola, ma viene contrastato. Al quarto d'ora invece si libera sulla sinistra, sul suo cross sinistro di prima intenzione di Valentin Carboni, ottimo riflesso di Mastrantonio, che mette in angolo un pallone che probabilmente non aveva neanche visto partire. La Roma risponde con un bel cross dal fondo di Missori, l'azione continua, Volpato indovina il filtrante e mette Voelkerling davanti al portiere, che però esce bene, e si fa tirare addosso.
Toti richiama in panchina Cherubini e Rocchetti per Satriano e Oliveras, due minuti dopo Franco Carboni va via sulla sinistra, Ndiayè lo mette giù e si prende il secondo giallo. La Roma si risistema arretrando gli esterni di centrocampo, con una sorta di 4-3-1-1 con Satriano che svaria e Volpato in mediana, dopo qualche minuto – e una buona occasione per Zuberek solo davanti a Mastrantonio, salvato da un buon recupero di Keramitsis – escono l'australiano e Voelkerling, entrano Pagano e Morichelli, stesso schema di prima, ma in mezzo c'è un mediano come Tripi invece del numero 10. Chivu risponde con un fantasista al posto del terzino sinistro, Iliev per Franco Carboni: difesa a tre, il bulgaro va a fare l'ala sinistra, con due centravanti, Abiuso e Zuberek, e il Carboni rimasto ala destra. Proprio Iliev impegna da fuori Mastantonio, l'occasione più importante la crea il subentrato Nunziatini, uno che col Livorno che stava scendendo di categoria aveva giocato in serie B (e che pure la Roma aveva seguito): dribbling e cross dal fondo, Casadei la schiaccia di testa, da ottima posizione, ma la palla finisce sopra la traversa. Sarebbe stato il decimo gol per il temibile centrocampista di Ravenna, preso da svincolato dopo il fallimento del Cesena. Gli ultimi minuti sono un assedio dei nerazzurri, lo rompe Oliveras, uscendo bene palla al piede: lo contrastano in scivolata, arriva Missori che punta la porta, entra in area, ma il suo tiro è deviato.
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