Primavera, da Darboe a Cortinovis: una bella stagione
C'è amarezza per l'eliminazione contro l'Atalanta a 3' dalla finale: tanti andranno via. Ma il bilancio resta più che positivo, visti i tanti esordi in prima squadra. E De Rossi resta
Ci sarà tempo per pensare che è stata una stagione più che positiva quella appena conclusa per la Roma Primavera: adesso è ancora il momento dell'amarezza, per come è finita, per un gol da fuori area - una traiettoria perfetta, imparabile, un pallonetto ricaduto proprio all'incrocio dei pali - arrivato a 3' dal novantesimo. La Roma, che aveva chiuso davanti all'Atalanta la regular season, sarebbe passata in semifinale anche con il pari: è andata sotto dopo 5' per il gol di Cortinovis, ha pareggiato al 23' della ripresa con un gran tiro di Zalewski, servito da un entrato un Ciervo a decina di minuti prima con la voglia di spaccare il mondo, e poi, dopo un paio di errori sotto porta - Milanese e soprattutto Podgoreanu - ha incassato la doppietta del numero 10 dell'Atalanta, un classe 2001 che col talento che si ritrova avrebbe già dovuto lasciare la categoria. Erano 4 i fuoriquota schierati dalla squadra nerazzurra, e si sono tutti fatti sentire: capitan Cortinovis, oltre ai due gol, ha disegnato calcio, Ghislandi sulla destra ha sfondato spesso e volentieri, Gyabuaa in mediana ha fatto sentire i suoi chili, come il gigante Ngock Italeng al centro dell'attacco (che pure ha sbagliato parecchio). E in panchina c'erano il portiere Gelmi e l'attaccante polacco Kobacki.
La Roma ne aveva 4 in rosa a inizio stagione, e uno, il figlio d'arte Luca Chierico, lo ha lasciato andare (al Genoa, che lo ha poi prestato alla Reggina) a gennaio. E un altro, Ebrima Darboe, è salito in prima squadra, ha giocato 5 partite in serie A e un'ora contro il Manchester United in Europa League, e non è stato richiamato dalla Primavera per le finali: fatto il salto coi grandi, non ha senso tornare indietro, anche se a De Rossi il suo talento avrebbe certamente fatto comodo. Rimanevano Providence, che ai primi di aprile si è rotto una caviglia e non è tornato in campo in tempo, e il centravanti Tall, titolare contro l'Atalanta, ma sostituito nell'intervallo dal ghanese Felix Afena-Gyan, di 2 anni più giovane.
Quelli che partono
Hanno concluso martedì la loro esperienza nelle giovanili i 2001 rimasti, ma non saranno i soli: partiranno in prestito Milanese e capitan Tripi, che contro l'Atalanta ha chiuso in lacrime. Hanno esordito entrambi in Europa League, il primo ha anche segnato, al Cska Sofia, le richieste non mancano. Andranno via anche il difensore sloveno Feratovic, il laterale Podgoreanu e il portiere Boer, scavalcato dal classe 2004 Mastrantonio, considerato il miglior numero 1 del settore giovanile, quasi certamente anche l'attaccante Bamba, che (come Boer) ha debuttato in Europa League a Sofia: ha il contratto fino al 30 giugno 2022, partirà a titolo definitivo, oppure andrà in scadenza. Potrebbero rimanere come fuoriquota alcuni difensori classe 2002: conferma certa per Morichelli, che ha raccolto solamente 11 presenze perché si è rotto una clavicola proprio nel momento migliore, quando era diventato in intoccabile, probabile per il senegalese Ndiayè, possibile quella di Buttaro. Dall'Under 18 salirà Evangelisti, da valutare l'altro centrale, Giorcelli, in prestito dalla Juve: si cercherà di ottenere uno sconto sul prezzo del riscatto.
Tra centrocampo e attacco c'è abbondanza, e tanti talenti che premono dall'Under 18: Zalewski, Ciervo e Providence, che hanno molte richieste, per il momento rimarranno a Roma per essere valutati in ritiro da Mourinho, come Darboe. Potrebbe toccare anche a qualcun altro, come Bove, che pure ha varie richieste dopo un finale di stagione in crescendo. Zalewksi, che col bel gol all'Atalanta ha chiuso in doppia cifra, da capocannoniere, potrebbe rimanere a Roma, ma in caso scenderebbe in Primavera solo il sabato, per mantenere il ritmo partita dopo essersi allenato coi grandi. Ritroverebbe Alberto De Rossi, che sarà confermato ancora per una stagione, dopo che un paio di mesi fa la società aveva preso seriamente in considerazione l'ipotesi di cambiare guida tecnica.
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