Le pagelle di Roma-Ajax: Dzeko il migliore, Cristante risorge
Bryan si fa bruciare sul gol ma reagisce con personalità e nel finale alza il muro dietro. Diawara si vede poco e si sente tanto, Veretout si sacrifica, Borja si batte da leone quando entra
Col cuore in gola. La Roma soffre, si veste d'umiltà, coglie il pareggio, regge fino all'ultimo secondo la forza d'urto di un avversario forte e centra una qualificazione storica alle semifinali europee (l'ottava di sempre). Regalando un finale (di stagione) tutto da vivere.
IL MIGLIORE - DZEKO Prima apre il campo a Pelle, poi manda in rete (annullata) Veretout nella partenza sprint della Roma, confermando le sue doti da regista offensivo. Quando l'uscita dal basso si fa complessa, la soluzione lunga per Edin diventa la più affidabile e per mezzora nel gioco aereo la prende (e tiene) sempre lui. Ma è la sua zampata, la 30ª europea, a essere decisiva e a valere una (altra) semifinale. 30 e lode.
6 LOPEZ Inizio ancora da brividi, ancora per un disimpegno incerto coi piedi. Sui tentativi sotto porta di Klaassen si fa trovare pronto fra i pali, ma i tempi dell'uscita sul gol incassato non sono perfetti.
6,5 MANCINI Comincia con una distrazione, fatto inusuale per lui: chiede scusa e riparte, ma non è la sua serata più brillante e paga lo scotto sullo 0-1. Rimedia anche un giallo pesante (era diffidato) per proteste.
6,5 CRISTANTE Per un tempo soffre pochissimo, gestendo bene la linea anche nelle uscite per mettere fuorigioco gli olandesi. A inizio ripresa Brobbey lo brucia, ma la sua reazione è di grande personalità: è lui a uscire palla al piede dall'area e innescare la transizione che frutta il pari. E nel finale è sontuoso quando alza il muro e risorge definitivamente.
7 IBANEZ Riparte dal gol segnato all'andata: è in fiducia e gli avversari diretti non lo superano mai. Prende un cartellino, non la bussola, e resta sicuro fino alla fine.
6,5 KARSDORP Torna titolare contro l'avversario più inviso per lui, scuola Feyenoord. La voglia di dare un dispiacere ai rivali è visibile fin dalle prime battute: attento, concentrato, tignoso. L'olandese al volante nella notte di coppa è Rick.
7 DIAWARA Si perde Tagliafico su corner, ma subito dopo salva la porta di Pau su conclusione a colpo sicuro. Poi si piazza davanti alla difesa a creare densità e interrompere la manovra dell'Ajax, bloccando ogni possibile linea di passaggio. Come i tempi di cottura della pasta: non lo vedi facilmente, ma ci sta.
6,5 VERETOUT Fonseca lo sollecita a più riprese a provare i suoi proverbiali inserimenti, ma l'unico del primo tempo resta quello del gol annullato, prima di dedicarsi all'interdizione. La prestazione prettamente difensiva e lo spirito di sacrificio inducono il tecnico a schierarlo esterno d'emergenza nel finale.
7 CALAFIORI Quinta presenza su 7 totali e terza da titolare in Europa League, che è decisamente la sua competizione: lo conferma con la maestosa cavalcata rifinita con l'assist dell'1-1. Cala gli assi, a tradirlo solo i muscoli.
7 PELLEGRINI Appena 4 giri di lancette e gli si spalanca il campo: inseguito mantiene il possesso, ma arriva scarico al tiro. Dopo poco ci riprova dal limite. È il prologo di una prestazione maiuscola, in cui fa da raccordo fra mediana e attacco senza risparmiarsi mai. Pelle da leader.
6 MKHITARYAN L'Ajax in Europa League evoca ricordi dolcissimi, ma la condizione non può ancora essere al top e gli spunti restano limitati. Basta un tocco però per essere decisivo: quello che libera la corsa di Calafiori verso l'assist.
6,5 MAYORAL Poco più di 10': tiene palla, prende botte e guadagna secondi preziosi, battendosi per dare maggiore valore ai suoi 7 centri di coppa.
6 VILLAR La ramanzina di domenica è servita: zero fronzoli, tanta sostanza.
S.V. PEDRO In campo nei minuti conclusivi.
6,5 FONSECA Sceglie di attendere l'Ajax e di sfruttare le doti di Dzeko nelle situazioni di difficoltà. Alla fine il risultato gli dà ragione: in coppa la Roma è un rullo compressore.
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