Le pagelle di Shakhtar Donetsk-Roma: Mayoral il migliore, Diawara ringhia
Dominante Amadou conquista palloni in quantità industriale, senza risentirne in impostazione. Kumbulla in netta crescita, Pau sicuro fra i pali
La versione di coppa è ancora vincente. La Roma prosegue il suo cammino europeo limitando al massimo i rischi iniziali e crescendo fino a diventare dominante. Tabù Shakhtar in trasferta abbattuto, portando a casa perfino un'altra vittoria e porte dei quarti spalancate. Fate largo.
L'ALLENATORE - 7 FONSECA L'importante era non subire gol, come segnare. E lui alterna giudiziose fasi di attesa (senza mai chiudersi a riccio) a ricerca della profondità. Premiato.
IL MIGLIORE - 7,5 MAYORAL Terminale dell'attacco tutto spagnolo, all'inizio deve cercare di sfruttare i lanci lunghi e su uno di questi la preparazione è ottima, il tiro meno. Poi viene anticipato di un soffio dal portiere ucraino nel più ghiotto degli uno contro uno. Si rifà nella ripresa: di rapina, testa e piede, sempre con istinto da attaccante puro, firmando il passaggio ai quarti. Sette centri in El, 13 stagionali, nessuna casualità, tutta causa di forza Mayoral.
7 LOPEZ Il primo tiro vero è una rasoiata da fuori, su cui si mostra vigile. Efficace anche a inizio ripresa, strepitoso nel finale su Marlos.
5,5 IBANEZ Un piccolo brivido in avvio, quando in un fortuito scontro aereo con Kumbulla sembra avere la peggio. Si riprende ma soffre Solomon, che lo fa anche ammonire. Riceve un altro colpo e appare un po' frastornato fino all'intervallo, quando resta negli spogliatoi.
7 CRISTANTE Fondamentale presenza per guadagnare un tempo di gioco, tagliando il campo con traiettorie da 40 metri. Anche da difensore è impeccabile. Brain in Bryan.
7 KUMBULLA Schierato sul centrosinistra, dove si annidano i pericoli maggiori, è attento nonostante le due testate rimediate (una da Ibanez, l'altra da un avversario). Marziale in marcatura: avanti, Marash.
6,5 KARSDORP Le incertezze iniziali di Ibanez lo inducono a restare più guardingo del solito e i suoi raddoppi si rivelano preziosi. Così come i corridoi che cerca sulla destra per ribaltare il fronte. Da un suo spunto nasce l'1-0, unico neo il giallo che lo terrà fuori nel prossimo turno, un attimo prima di essere sostituito.
6,5 VILLAR I ricami sono il suo forte, ma qualche volta eccede, soprattutto nella prima parte, quando toccherebbe dedicarsi più alla legna. Poi cresce e si prende il centrocampo.
7 DIAWARA Ringhia sugli avversari, riconquistando palloni su palloni, senza mai perdere la lucidità nel gestirli in costruzione.
6,5 SPINAZZOLA Schierato un po' a sorpresa a dispetto del turnover per cercare di limitare i dirimpettai brasiliani. Missione compiuta in un'ora.
7 PEREZ A lungo il più vivace del trio offensivo. L'uso esclusivo o quasi del mancino prima ne limita i potenziali tentativi, poi però gli permette di mettere i connazionali nelle migliori condizioni: prima Pedro davanti al portiere e poi Borja per il gol-vittoria. Frizzante.
6,5 PEDRO Sempre presente nei ripiegamenti, non ha ancora gli spunti offensivi e la brillantezza d'inizio stagione. Lo evidenzia poco dopo il vantaggio, quando viene pescato tutto solo in piena area e il tiro non è da lui. Ma è splendida la traccia per Perez da cui nasce il 2-1.
6 MANCINI Rileva un Ibanez un po' fuori fase restituendo sicurezza al reparto: poche sbavature, ma è in leggero ritardo sulla rete ucraina.
6 PERES Al piccolo trotto nel momento in cui la qualificazione è segnata.
6 CALAFIORI In campo dopo tre mesi, con qualità immutate. Bentornato.
6,5 PELLEGRINI Entra bene: dà sempre il via al ribaltamento di campo, aprendo spazi da metà campo in su.
S.V. EL SHAARAWY In campo nel finale già scritto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA