Le pagelle di Fiorentina-Roma 1-2: La vie est Pelle
Lorenzo sempre nel vivo del gioco, si carica la squadra nel momento più difficile. Mancini non molla mai, Cristante fa sentire la propria presenza. Micki e Borja sottotono
All'ultimo respiro. La Roma riprende per i capelli un match che avrebbe meritato di vincere ben prima del recupero, facendo e disfacendo tutto da sola. Agendo con costanza e ostinazione. Caparbia, come dovrebbe essere sempre.
6,5 LOPEZ Ha i fari puntati soprattutto quando è sollecitato dai compagni a usare i piedi, ma con le mani si oppone bene a Vlahovic e in uscita chiude coi tempi giusti su Castrovilli. Nel finale dice ancora no al sebo, anche se il volo plastico è soprattutto a beneficio dei fotografi.
6,5 MANCINI Ribery predilige puntare dalle sue parti e non è mai una passeggiata di salute fronteggiare il francese. Gianluca accetta il confronto e in uno dei duelli lo colpisce, involontariamente ma col gomito e rimedia il giallo. Pregevole l'assist per l'1-0. Non molla mai.
6,5 CRISTANTE Quando gli avversari provano la ripartenza bada al sodo: non è mai un male se le cose si complicano e anche se la precisione ne risente, la sua presenza si sente. Eccome.
6 KUMBULLA Diligente, attento, senza acuti né sofferenze. Nell'ultima parte di gara va a prendersi un giallo per proteste da diffidato che gli costerà la presenza contro il Genoa.
6 PERES Tanto invitanti i suoi cross dal fondo, quanto pigri i disimpegni in altre zone di campo, almeno nella prima parte. Poi trova continuità.
7 DIAWARA Titolare in campionato dopo quasi sei mesi e grazie alle convincenti prestazioni di coppa. La squadra prende subito campo e lui si piazza in mezzo a intercettare ogni linea di passaggio viola. Molta più interdizione che manovra. E nel finale apre e chiude l'azione del 2-1 con perfetto inserimento.
6 VERETOUT Come da abitudine in continuo movimento, che lo porta a scambiarsi frequentemente posizione con Pellegrini, una sorta di ibrido fra mediano e trequartista. Nell'azione da cui scaturisce l'1-1 si fa male ed è costretto al cambio.
7 SPINAZZOLA Nel primo tempo pare un po' più frenato del solito. Ma a inizio ripresa dal lato opposto a quello abituale gira da attaccante consumato il suggerimento di Mancini, trovando un gran gol. Sembra disfare la prodezza con uno sfortunato intervento che costa il pari. Ma non si scompone e riprende ad arare la fascia. Spina a tutta birra.
7 PELLEGRINI Deputato alla verticalizzazione negli ultimi metri, è però costretto a retrocedere per trovare palloni giocabili, ben prima dell'uscita di Veretout, che lo riporta in mezzo. Suo il tentativo più pericoloso prima dell'intervallo, con un rasoterra dal limite diretto all'angolo basso e sventato dal portiere. Si muove moltissimo in ogni zona: non sempre arriva lucido alla conclusione, ma è l'uomo in più.
5,5 MKHITARYAN La fatica nel trovare spazi lì davanti per tutto il primo tempo coincide con la sua scarsa serata di vena, fino all'inevitabile cambio.
5,5 MAYORAL Quando gli spazi si riducono fatica a entrare in partita, abituato com'è alla continua ricerca della profondità. Poi la gara si apre e ha una grande occasione, ma spreca.
6 PEDRO A lungo catechizzato da Fonseca prima del match, entra con le squadre più lunghe: ha voglia da vendere, che a volte si trasforma in foga. Ma è generoso anche dietro.
6 EL SHAARAWY Ancora un ingresso nella parte calda del match: tanto impegno e buoni movimenti.
6,5 KARSDORP Entra nel finale e mette il timbro decisivo sulla vittoria: suo l'assist.
6 SMALLING Torna nel finale di gara dopo oltre un mese ed è prezioso nel respingere gli assalti viola.
6,5 PAULO FONSECA Messa in mostra la reazione migliore, dopo un gol incassato senza meritarlo (e un turno da dimenticare). Soluzioni vincenti da destra, a certificare la varietà.
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