Le pagelle di Roma-Inter: Villar il migliore, si adatta e stupisce
Tigna e pochi fronzoli, la qualità di Gonzalo emerge nel finale. Pau si supera e salva due volte la porta. Smalling si esalta nel duello tutto muscoli con Lukaku
Azione, sparizione e reazione. La Roma mostra tutti gli aspetti che la caratterizzano, nel bene e nel male. Prima mettendo all'angolo la corazzata Inter e andando all'intervallo in meritato vantaggio; poi cedendo venti minuti agli avversari al ritorno in campo; infine scrollandosi di dosso l'apatia di inizio ripresa con grinta e riacciuffando la gara.
IL MIGLIORE - 7 VILLAR Stupisce ancora, non più per guizzi e personalità, ormai piacevoli abitudini, quanto per la capacità di adattare le proprie caratteristiche alla gara, limitando gli orpelli per badare più alla sostanza. Eppure una sua pennellata ispira la rete che fissa il punteggio.
7 LOPEZ Il riflesso super a inizio match su Lukaku rischia di essere vanificato pochi istanti dopo da un disimpegno pigro. Ma a inizio ripresa sbarra ancora la porta a Lautaro con un altro intervento prodigioso. Poi copre bene il palo in un paio di occasioni e sui gol è esente da responsabilità. I suoi progressi sono tanto evidenti quanto decisivi.
7 MANCINI Lautaro lo sfida in velocità e lui non si tira indietro, puntando sull'anticipo ma incappando anche nell'ammonizione. Bravo a non farsi condizionare pulendo ogni intervento. Si lancia all'assalto nel finale e in pochi secondi ci prova due volte: il destro è respinto, la torsione che vale il 2-2 imparabile. E l'esultanza che genera è bella quasi quanto il gesto tecnico.
6,5 SMALLING Nel duello muscolare con l'ex compagno Lukaku si esalta a inizio e fine primo tempo, murandolo in piena area e costringendo il belga al giallo dopo un'uscita imperiosa palla al piede. A pareggiare subito il conto dei cartellini pensano fantasia e doroteismo arbitrale. Ma il fardello non piega Chris.
6 IBANEZ Esce spesso dalla linea arretrata per creare superiorità in possesso e interrompere quello avversario, ma non sempre con criterio.
6,5 KARSDORP Rompe la fase iniziale di studio reciproco col primo guizzo del match. Ma la Roma predilige attaccare da sinistra e a lungo gli tocca concentrarsi sull'altra fase. Sale quando c'è da recuperare il risultato e la sua presenza in campo opposto si avverte eccome. Nota a margine: regge alla grande fino al 95'.6,5 VERETOUT Strepitoso il recupero su Barella che dà l'incipit al vantaggio. Poi si avventa su una palla vagante al limite e testa i riflessi di Handanovic. Lotta, si propone, non si ferma mai, fino a spendere ogni goccia di carburante e sudore. As usual.
6 SPINAZZOLA Il mismatch con Hakimi sarebbe da Formula 1 dei bei tempi se le sue condizioni fossero al top per più di un tempo: sorpassi, controsorpassi e acceleratore sempre al massimo. Quando il 37 cala, gli episodi fanno la differenza: l'assistente inventa un corner su una sua deviazione inesistente, l'avversario inventa un gran tiro per l'1-2.
7 PELLEGRINI Onnipresente fra le linee: i movimenti lo premiano quando raccoglie un tocco indietro di Micki e indirizza nella buca d'angolo la palla dell'1-0. Quando c'è da rimboccarsi le maniche, chiama la carica.
6,5 MKHITARYAN Questa volta l'assist non arriva dal fondo né da imbucata, ma è ancora puntuale e fa scaturire l'ennesima rete dai suoi piedi, la sedicesima in A, diciannovesima stagionale. Va a fiammate, ma non smette di accendersi fino al recupero.
6 DZEKO Rifinisce l'azione del vantaggio, ma il suo contributo per un'ora si limita a quello. Nel forcing finale ritrova la centralità, tramite sponde e partecipazione alla manovra.
6 PERES Propositivo da subentrato.
6,5 CRISTANTE Ancora un ottimo ingresso: sostanza, grinta ma anche qualità.
S.V. MAYORAL Concede respiro a Dzeko poco prima del recupero.
6,5 FONSECA La squadra esibisce qualità e personalità: se evitasse le pause, sarebbe da manuale. Non lo sono i tempi del cambio di Spina, già col fiato corto.
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