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Le pagelle di Atalanta-Roma: Mkhitaryan non basta

I numeri dell'armeno stavolta restano solo per le statistiche. Spina si arrende e i cambi non cambiano il risultato. Errori gravi per Mirante e Veretout

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
21 Dicembre 2020 - 06:00

Cotta in mezz'ora. La Roma entra bene in partita, trova subito il vantaggio, ma si scioglie di fronte agli arrembaggi avversari e affonda nel finale. Quando rimedia l'imbarcata e compie un'evitabile frenata sul piano della crescita mentale.

5,5 FONSECA Schiera la formazione tipo o giù di lì che per un'ora resiste all'Atalanta anche sul fronte della proverbiale intensità. Poi crolla e i cambi appaiono tardivi.

4,5 MIRANTE Piccolo brivido nel primo tempo quando si accascia a terra. Nulla di serio, come i tentativi atalantini. Ma nel secondo la musica cambia fin troppo e lui stecca sull'1-2, restando impietrito sugli altri gol.

5,5 MANCINI Uno dei tre ex schierati dall'inizio: può anche non avere il dente avvelenato, ma morde le caviglie avversarie per primo e lì dietro si arrende per ultimo.

5,5 SMALLING Dura e impegnativa la battaglia con Zapata, aerea come via terra. Per un'ora sembra avere la meglio, fin quando il colombiano di prepotenza ribalta mismatch e match.

5 IBANEZ L'obiettivo di farsi rimpiangere naufraga nel finale. Comincia più concentrato del solito nelle uscite palla al piede, oppone il proprio corpo alla prima vera occasione nerazzurra, salva un altro gol fatto, ma poi si fa buggerare da Ilicic.

5 KARSDORP Catechizzato a dovere da Fonseca, parte attento alla fase difensiva e finisce per dedicarsi più alla sorveglianza di Gosens che al resto. Una leggerezza fa suonare l'allarme. Ma nemmeno lui lo ascolta.

6 PELLEGRINI Nell'alternanza fra i due ruoli questa volta gli tocca la mediana: più lotta che governo, come avversario di turno impone e come testimoniano anche le scintille con Malinovskyi: un giallo ciascuno in pochi secondi. Prova a far riemergere la tecnica su punizione, ma Gollini non è d'accordo. Almeno non perde palloni sanguinosi.

5 VERETOUT Si infila nel traffico del centrocampo opponendo all'intensità nerazzurra la sua, che non è da meno. Sfiora il settimo sigillo personale con un terrificante sinistro da fuori, ma ha enormi responsabilità sul gol che tarpa ogni velleità.

6,5 SPINAZZOLA Nel momento topico di forma da romanista, affronta la squadra che lo ha lanciato e ha subito l'occasione per il gol dell'ex, ma sull'uscita di Gollini tenta il lob mancino cogliendo soltanto il palo. Oltre ai soliti sprint, l'eleganza dei disimpegni certifica che è in piena fiducia. Ma dopo 65' alza bandiera bianca.

5,5 PEDRO Un po' periferico alla manovra, almeno fino agli ultimi scampoli del primo tempo, quando si accende con uno scambio ad alto tasso tecnico con Dzeko e poi con un bel tiro dal limite. Cresce dopo l'intervallo, ma ancora è lontano dagli standard di qualche settimana fa.

6,5 MKHITARYAN Quando la palla transita dalle sue parti può accadere sempre di tutto. E spesso accade. Se non è gol, è assist: 8 stagionali in entrambi gli ambiti. Pronti via, s'invola a sinistra e serve Dzeko per il vantaggio andando a pareggiare le due statistiche personali. Prezioso anche in fase di non possesso: è il primo a raddoppiare, ma non basta.

6 DZEKO Ha già trafitto l'Atalanta 5 volte e per la sesta impiega poco meno di tre minuti: gol numero 112 e podio solitario dei bomber romanisti. Il resto della gara è complicato dalla solitudine e dallo strapotere fisico atalantino. Prova a lottare, ma si infila più spesso in imbuti.

5 PERES Il confronto con Spina è impari e quando lo rileva fa di tutto per allungare ulteriormente le distanze

5 CRISTANTE Entra nel momento peggiore, ma la sua presenza resta impalpabile.

S.V. VILLAR Entra tardi, nella fase di evaporazione collettiva, e si vede poco.

S.V. PEREZ Di lui si ricorda un tacco, già sotto di due gol, da cui nasce l'1-4.

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