Le pagelle di Torino-Roma: Dzeko il migliore, Smalling extralarge
Il centrale inglese calamita ogni pallone aereo. Mkhitaryan parla la lingua di Edin, Perez vitale e generoso, Peres a due facce sulle due fasce
Missione compiuta: quinto posto in cassaforte e ancora una vittoria conquistata con l'atteggiamento giusto. Sarebbe da rimpianti, se non fosse da speranze in vista dell'Europa League. Quella da giocare, dopo quella appena trovata.
5 LOPEZ Il primo pallone lo tocca dopo 50', ma il riposo non gli giova e il secondo gol granata gli si appiccica sul groppone. Dalla frattura al polso non è più lo stesso.
6,5 MANCINI Fra i tre dell'ultima linea, è lui quello preposto a salire più spesso: lo fa discretamente, ma devolve qualcosa nella posizione di partenza, rimediando anche un giallo evitabilissimo. Nella ripresa cresce e cancella le punte di casa.
7,5 SMALLING In qualsiasi punto del campo voli il pallone, spuntano le sue treccine a calamitarlo. E il terzo tempo concluso con stacco imperioso gli frutta il terzo gol in giallorosso. Anche in marcatura giganteggia.
6,5 KOLAROV Pronti via indovina un corridoio strepitoso per Spina. A fine primo tempo fa girare una punizione delle sue centrando in pieno il palo. Il sinistro è sempre delizioso, da centrale è bellicoso, torna esterno d'assalto. Coraggioso.
6 PERES Torna sul campo che lo ha lanciato in Italia, nel ruolo in cui si è segnalato. Si propone con continuità, è puntuale quando è necessario scalare. Il duello di giornata lo mette di fronte ad Ansaldi (che lo soffre), prima di essere dirottato a sinistra, dove è correo nell'azione del 3-2. Due fasce, due facce.
6 CRISTANTE Schierato un po' a sorpresa per Veretout, del francese non ha il dinamismo: compensa col fisico, ma si dedica al lavoro oscuro.
6,5 DIAWARA Si piazza davanti alla difesa, al piccolo trotto. Un'occhiataccia di Kolarov dopo un passaggio pigro che poteva costare il giallo al serbo lo sveglia. In assenza di Veretout si prende il rigore e lo trasforma.
6,5 SPINAZZOLA In avvio ha la palla buona per mettere il match in discesa, ma dopo essersi involato col solito incedere impetuoso, dimostra di mancare della freddezza del bomber. Esce per una contusione.
6,5 PEREZ Prende il posto di Pellegrini in campo e anche dalla bandierina. Suo il corner col contagiri sulla testa di Smalling. Vitale davanti, anche generoso in copertura.
6,5 MKHITARYAN Lui e Dzeko parlano la stessa lingua calcistica e l'intesa non è una novità, ma l'assist per l'1-1 con cui pesca il bosniaco in mezzo a due avversari è un gioiellino di tecnica. Strappa di continuo, costringendo gli avversari alle cattive. Poi cala alla distanza.
IL MIGLIORE - 8 DZEKO Stop di destro, colpo di sinistro, rete numero 106 (raggiunto Volk) e partita rimessa sui binari giusti. Sontuoso quando procura il rigore. Potrebbe bastare per descriverne l'incisività nella gara decisiva, ma Edin non si limita a indirizzare gli episodi da protagonista: è regista e comprimario, produttore e scenografo. Prestazione da oscar che senza Var si concluderebbe con un gol da cineteca.
6 ZAPPACOSTA Altro ex del match: non si risparmia, ma difetta in precisione.
6 VERETOUT Mette i pezzi forti nella fase cruciale della partita: corsa e grinta.
6,5 IBANEZ Ritorna dopo lo stop muscolare e si conferma di alta caratura.
6 ZANIOLO Entra dispensando un paio dei numeri a cui ha abituato. Non si risparmia nei recuperi e in uno di questi esagera, beccando il giallo.
S.V. PEROTTI In campo nel recupero.
7 FONSECA Nell'ultimo mese ha ribaltato la squadra. Ora tutti i giocatori sanno sempre cosa fare e si muovono all'unisono. Premessa indispensabile per l'Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA