Le pagelle di Spal-Roma: Smalling il migliore, Zaniolo firma con la stilografica
Chris riprende da dove aveva lasciato: granitico e salva anche un gol fatto. Kalinic goleador da trasferta, Zappacosta da centometrista ad assist-man. Diawara si sdoppia
Ancora sul pezzo. La Roma non cade nel tranello del favore della carta e conferma la bella prova fornita con l'Inter, questa volta senza atti di masochismo. Anzi, riesce a concludere con una scena da Libro Cuore: la firma Zaniolo, con stilografica.
IL MIGLIORE - 7 SMALLING Rientra titolare dopo 20 giorni (e 20 minuti nell'ultima). Come se non fosse mai uscito: sicuro in mezzo, granitico in marcatura, prepotente nel gioco aereo.
5,5 LOPEZ Una comoda uscita a terra con la sciolina sui guanti rischia di creare danni seri, su cui Diawara rimedia. Quando replica coi piedi con la complicità di Kolarov si fanno strada cattivi pensieri. Ma dalle sue parti succede poco altro.
6,5 MANCINI Comincia con una sgroppata travolgente box to box. Dietro grattacapi non ne arrivano e diventa l'uomo in più in costruzione.
6,5 KOLAROV Esperienza e senso della posizione lo rivestono da centrale. Episodi come quello del gol di Cerri smascherano la principale attitudine: da cursore. Sopperisce alle lacune difensive col proverbiale mancino che mette la parola fine sul match e gli frutta il settimo gol personale.
7 PERES Di nuovo titolare dopo le ultime convincenti prove, con l'uscita di Spinazzola si piazza a sinistra. Ma è dal suo lato prediletto che trova il primo sigillo personale dopo oltre tre anni. A risultato acquisito si distrae e rischia di combinarla grossa, ma Smalling vigila alle spalle. Poi si fa perdonare con l'eurogol che gli frutta la doppietta.
6,5 CRISTANTE All'inizio manca il tap-in da posizione comoda, ci riprova da distanza siderale e per poco non pesca il jolly. Macina chilometri, ma non deve superare grandi ostacoli.
6,5 DIAWARA Il differente passo del compagno lo tiene più vicino alla linea difensiva: se perde qualcosa in costruzione, la guadagna in copertura. È lui a salvare la reputazione di Pau sul primo black out del portiere.
6,5 SPINAZZOLA Il pasticcio contro l'Inter non lo condiziona: suo il primo tiro in porta, suo il cross da cui nasce il gol di Kalinic. Continua a spingere con costanza per tutto il primo tempo, ma non riemerge dagli spogliatoi dopo l'intervallo.
6,5 PEREZ La carenza di spazi aperti non gli giova e per almeno mezzora è desaparecido. Poi però di tigna ruba un pallone perso un attimo prima e infila una sassata nell'angolo lontano che vale il 2-1. Da lì si accende.
6 PELLEGRINI Micki e Dzeko sono in panchina e allora tocca a lui prendere le redini della manovra offensiva. Autore della girata che fa da prologo all'1-0. Svaria senza freni.
6 KALINIC Il centravanti di scorta ci prende gusto e ritrova il gol, di rapina. Ancora fuori casa, come gli altri tre stagionali. Pecca di altruismo subito dopo, quando in almeno due occasioni potrebbe rimpinguare il bottino personale e rendere la gara ancora più breve. Poi si eclissa.
6,5 ZAPPACOSTA In campo a inizio secondo tempo, inaugura e rifinisce l'azione del 4-1 con scatto da centrometrista. Aggiunge l'assist per il 5-1.
7 ZANIOLO Fin dal suo ingresso si prende i riflettori, abbracciando Mancini per mettere un punto ai tormentoni. Ma quello esclamativo arriva col magnifico triathlon finale: galoppata, slalom, set chiuso.
6 VILLAR Trotterella davanti alla difesa nel finale da accademia.
6 CETIN Rientra dopo sei mesi, l'ultima da titolare risale addirittura all'andata con la Spal. Ma è tutto facile.
S.V. KLUIVERT Il tempo di riassaggiare il campo.
7 FONSECA L'esterno che serve due assist al suo omologo è il manifesto del nuovo sistema. La concentrazione in un match simile vale più del record di gol.
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