Milan-Roma, le pagelle: Veretout si sacrifica, Mirante salva come può. Attacco insufficiente
Il francese copre ogni spazio ed è l’ultimo ad arrendersi. Il portiere fa il possibile fino all’1-0. Male tutti i giocatori offensivi, compresi quelli subentrati
La Roma si scioglie nel caldo di San Siro. Inizia ancora discretamente, non concretizza e poi si lascia sopraffare dalla migliore condizione degli avversari, evaporando dal match nella ripresa. L'arrivo in zona Champions così diventa una chimera.
IL MIGLIORE - 6,5 VERETOUT Deputato a coprire le scorribande di Spina sulla corsia mancina, si abbassa anche a fare il terzo centrale di sinistra all'occorrenza. Partita di sacrificio e sostanza, paga la generosità con l'ammonizione che gli costerà la prossima
6,5 MIRANTE Il verde acqua della tenuta nella canicola di San Siro ispira situazioni balneari. A svegliarlo dal torpore dei ritmi iniziali del match ci pensa un retropassaggio avventato alla mezzora: il disimpegno di piede è da brivido ma impeccabile. Meno l'indecisione nella successiva uscita alta, ma senza danni. Nella ripresa sventa più di un tentativo e anche prima di raccogliere la palla nel sacco sfodera ogni riflesso. Intuisce il rigore, ma la violenza del tiro lo batte.
4,5 ZAPPACOSTA A 10 mesi dall'esordio in giallorosso debutta anche da titolare. Dalla sua parte Hernandez lascia spazi che lui va a riempire, diventando arma offensiva. Nella seconda parte va in riserva, fino a innescare l'azione dello svantaggio.
6 SMALLING L'attuale incertezza sul suo futuro è inversamente proporzionale alle certezze dei suoi interventi aerei. Si oppone anche col corpo quando il Milan preme, macchia una buona gara col fallo da rigore.
6 MANCINI Al rientro dopo la lunga sosta. Chiude bene le combinazioni rossonere, poi testa i riflessi di Mirante. Ma è fra gli ultimi a cedere.
5,5 SPINAZZOLA Sul prediletto versante mancino ha licenza di offendere e ci prova. A inizio ripresa rischia il bis di Diawara con la Samp, ma Rebic non sfrutta il (primo) regalo.
6 CRISTANTE Poco evidente ma robusto in pressing: non molla anche quando è in evidente debito d'ossigeno.
6 MKHITARYAN Schierato a destra, è dai suoi piedi che nascono le prime due (mezze) occasioni. Anche quando la squadra cala, lui non si eclissa.
5 PELLEGRINI Un'entrata dura in mezzo al campo gli riserva il giallo e lo esclude dalla lista per l'Udinese. La precisione nei passaggi latita.
5 KLUIVERT Qualche discreto spunto in velocità vanificato da scelte finali poco lucide: tende a infilarsi fra nugoli di avversari anche quando potrebbe scegliere la via più comoda.
5,5 DZEKO Il suo colpo di nuca allo scoccare del 20' è l'unico vero squillo: Donnarumma è battuto, ma la palla sfiora il palo. Per tutto il primo tempo ripiega a dare manforte alla manovra offensiva: è prezioso, ma sguarnisce l'area avversaria.
5 PEREZ Dovrebbe restituire vivacità all'attacco nell'ultima mezzora, ma crea più confusione che occasioni. In pericolosa fase involutiva.
5 PEROTTI Si vede poco e male a sinistra, dove non tenta nemmeno lo spunto nell'uno contro uno a gara ancora aperta e con tutto
5 KALINIC Il centravanti di scorta rileva uno stanco Dzeko, ma la differenza è evidente: non solo nel recupero, quando potrebbe emulare le perle volanti di Edin e non trova il guizzo. Ma nemmeno ci prova.
S.V. PASTORE Fonseca affida le speranze finali ai suoi piedi: mal riposte.
S.V. DIAWARA Entra per dare respiro al centrocampo nel finale, dovrebbe farsi perdonare per l'erroraccio di mercoledì, ma riesce soltanto a entrare nel pasticcio che causa il rigore.
5 FONSECA Al secondo match la tenuta dura meno di un tempo, contro un avversario non certo irresistibile. Stavolta i cambi non aiutano a raddrizzare la gara.
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