Le pagelle di Roma-Brescia: Smalling è il migliore, Veretout il motore
Jordan toro (giallo)rosso del centrocampo: è ovunque e senza sosta. Pau sbarra la porta, Flo da applausi, Pellegrini torna in grande stile. Dzeko aggiorna le cifre
Con pazienza e senza forzare i tempi. La Roma aspetta quelli giusti per colpire. Se nel primo prova a scardinare il muro allestito da Grosso senza successo, nel secondo sfrutta le sue armi sulle palle inattive per aprire la prima crepa e poi dilagare.
IL MIGLIORE - 8 SMALLING Se continua così, il suo valore rischia di schizzare alle stelle: il centrale inglese non sbaglia un intervento dai tempi in cui stava Oltremanica. Preciso, sicuro, puntuale: di testa e di piede, in chiusura e in anticipo come in disimpegno. In più sblocca anche un match che prima della sua zuccata più chiuso non avrebbe potuto presentarsi. Poi esagera, servendo un assist d'oro al compagno di reparto Mancini e ancora in gioco aereo regalando il pallone a Dzeko per il tris. La Roma che risorge dalla sosta trova in Smalling il simbolo. Chris redentore.
7 LOPEZ Mentre i compagni sbattono sulla roccaforte bresciana, lui evita la beffa con la mano di richiamo. Poi viene graziato da Donnarumma sul finale di primo tempo. Ma si ripete nella ripresa per timbrare il clean-sheet.
6,5 FLORENZI Torna titolare dopo oltre un mese, addirittura dopo due in casa. Riprende da dove aveva interrotto: terzino d'assalto e generoso, tanto da prendersi i meritati applausi al cambio.
7,5 MANCINI Torna indietro come posizione (senza alterare di una virgola il rendimento), ma va avanti e realizza il suo primo gol da romanista, una perla di rara bellezza sotto la Sud. Con Smalling la coppia è aurea.
7 KOLAROV Per un tempo almeno è il più pericoloso. Quando gli sbocchi mancano, affidargli palla è sinonimo di garanzia. Manca di un soffio la firma dopo un bel triangolo con l'amico Edin. Ma con lui la fascia è protetta.
7 DIAWARA Nella terra di mezzo è deputato alla regia, compito che svolge placido (a volte anche un filo troppo) e con disinvoltura.
7 VERETOUT Il solito instancabile motorino a tutto campo: rincorre chiunque dalle parti di Pau e un attimo dopo è già al limite dell'area opposta. La forma dice Jordan, la sostanza toro (giallo)rosso.
6,5 ZANIOLO Vivace in campo e soprattutto all'uscita: Di Bello e i suoi gli negano il gol, per poi riservargli il giallo last second che gli costa Verona e una buona dose di nervi.
7 PELLEGRINI Rientro in grande stile: sfiora la rete in diagonale, pennella sulla testa di Smalling per il vantaggio. E da corner o punizione taglia i cross che è una meraviglia. Una sua invenzione super spalanca la strada al gol annullato. Quando Romulo attenta alle sue caviglie, Fonseca decide che è il momento di non rischiarlo più e gli regala la meritata standing ovation.
6,5 KLUIVERT La prima occasione è sul suo destro, ma sprecata. Poi si dedica ai compagni, Justin sul più bello.
7 DZEKO Mancava lui sul tabellino. Da troppo tempo. Rimedia col gol che mette in ghiaccio la partita, poi Joronen prima e l'assistente poi gli negano il bis. Intanto aggiorna le cifre: 94 gol romanisti e 68 in A, dove centra la presenza numero 150. E l'Olimpico canta.
6,5 ÜNDER Dà il cambio a Pellegrini a 20' dal triplice fischio e sfiora il 4-0 con un mancino tagliatissimo.
S.V. SANTON Ordinaria amministrazione in un finale di gara senza patemi.
S.V. PEROTTI Assaggia l'erba negli ultimi 10'.
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