Le pagelle di Roma-Borussia Moenchengladbach: Veretout è ovunque
Fino al pasticcio di Collum, Jordan copre ogni zona ed è suo l’assist vincente. Smalling punito soltanto dal fischietto scozzese. Mancini è a suo agio in mezzo al campo
Italia o Europa, il risultato non cambia: il riferimento non è ai pareggi, ma alle continue vessazioni arbitrali. Il pasticciaccio brutto dello scozzese di nero vestito vanifica una partita gagliarda e tosta, falsandone il punteggio proprio sul gong. Ogni altro discorso tecnico e tattico è puramente accademico.
IL MIGLIORE: 7 VERETOUT - Prezioso come le pepite d'oro nell'era pionieristica, l'unico mediano di ruolo ha anche il dono dell'ubiquità: chiude e fa ripartire, torna e un attimo dopo si propone avanti, dosando anche gli assist che contano: perfetto il corner per la zuccata di Zaniolo, pochi decimi di ritardo sulla palla che manda Dzeko in gol, ma in fuorigioco di un niente. Rischia grosso a inizio ripresa perdendo un pallone pericoloso al limite dell'area di Pau, ma riesce a limitare i danni con un giallo mai così ben speso. Poi ricomincia a correre e costruire. Maratoneta.
6 LOPEZ - All'inizio gli attaccanti tedeschi lo puntano da tutte le parti e deve sentirsi sotto assedio. Ma sporca i guanti solo alla mezzora dei due tempi, prima dell'invenzione finale di Collum.
6 SPINAZZOLA - Nella prima parte si propone spesso e volentieri, nella ripresa resta vigile più dietro. Attento.
6,5 SMALLING - Da buon inglese, la pioggia battente gli è familiare, gli arbitri scozzesi meno. Da leggenda un anticipo volante a fine primo tempo, vanificato dalla follia di Collum in pieno recupero (che poi si incarna in Wallace e ha perfino il coraggio di ammonirlo).
6,5 FAZIO - Puntualissimo negli anticipi, pulito nei disimpegni. Arriverebbe anche per merito suo il quarto clean sheet, se Collum non sporcasse tutto.
5,5 KOLAROV - È un po' in debito di ossigeno e si nota dalla mancata precisione nei passaggi. Sopperisce - in parte - con l'esperienza.
7 MANCINI - In mezzo al campo ci giocava da bambino e il retaggio è rimasto: è a suo agio tatticamente e il piede gli permette anche di impostare.
6,5 ZANIOLO - Le sue accelerazioni creano sensazioni di pericolo anche quando non si concretizzano. L'incornata con cui firma il vantaggio è da bomber, per scelta di tempo, precisione e capacità di staccarsi dalla marcatura. Sceglie bene il giorno per tornare al gol: rispondendo sul campo alle pretestuose critiche a distanza e sotto gli occhi di mamma e papà.
6 PASTORE - I ritmi forsennati che impone il Borussia non sono i suoi. Tenta di rimediare con un numero di altissima scuola, che in parte gli riesce anche. Poi va a sprazzi.
6 KLUIVERT - Generoso in copertura, paga lo sforzo con qualche imprecisione nel possesso. Motorino perpetuo.
6 DZEKO - Come look è più Robin che Batman: la maschera non lo aiuta a volare, ma anche se non può fungere da totem aereo come di consueto basta la sua presenza là davanti a intimorire gli avversari e rassicurare i compagni. Al 90' mette con una magia Florenzi solo davanti a Sommer, ma il cioccolatino non viene scartato.
6 PEROTTI - Torna a giocare una gara europea dopo oltre sette mesi e crea anche qualche spunto, eccedendo forse in altruismo quando vede lo specchio.
S.V. ANTONUCCI - In campo per concedere la meritata standing ovation a Zaniolo e rimediare un giallo.
5 FLORENZI - Pesa come un macigno il gol fallito nel finale. Colpa di Collum.
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