Pagelle

Le pagelle di Roma-Verona 1-0: Soulé di mezzanotte

Dopo il gol al derby, Matias si rende ancora protagonista e accende la serata romanista con la giocata che porta al gol vittoria. Shomurodov decisivo, Cristante geometra. Saele in ombra

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
20 Aprile 2025 - 09:00

Minimo sforzo, massima resa. Dopo due pareggi consecutivi contro Juventus e Lazio, all’Olimpico la Roma ritrova la vittoria, superando di misura il Verona grazie al gol in apertura di Shomurodov. Tre punti pesanti per la corsa all’Europa e il 17° risultato utile consecutivo raccolto in campionato.

IL MIGLIORE 7,5 SOULÉ. Aggancio, dribbling e tocco sotto: il gol è di Shomurodov solo per il tabellino. Matias accende la luce all’Olimpico, anche in notturna, e mostra a tutti la sua qualità. Il gol al derby gli ha dato ulteriore fiducia e si vede. Il migliore, ancora una volta.

L'ALLENATORE 6,5 RANIERI. Punta su Shomurodov dal 1’ ed Eldor lo ripaga subito. La sua Roma non brilla, ma vince, che è la cosa più importante e passa una Pasqua serena al 6° posto.

6,5 SVILAR. Questa volta non è richiesto alcun suo miracolo, per fortuna, ma quando è chiamato in causa risponde sempre presente. Attento in uscita alta, blocca i pochi tiri verso lo specchio da parte degli ospiti. La Sud, a ragione, ne chiede il rinnovo, mentre lui colleziona il 16° clean sheet stagionale. Porta blindata, da blindare.

6 CELIK. Torna braccetto e fatica un po’. Da una sua lettura sbagliata arriva la prima occasione per il Verona. Col passare dei minuti migliora e spesso è lui a far uscire la Roma con lanci verso le punte, eludendo la pressione. Diligente.

6,5 MANCINI. Il più lucido del reparto. Nella ripresa si perde in velocità Mosquera, ma recupera con le solite letture puntuali e nel finale guida difesa e squadra a tre punti fondamentali. Condottiero.

5,5 NDICKA. Il suo duello personale di serata è con Mosquera, ma lo perde a più riprese. Nell’ultimo periodo appare, comprensibilmente, in ombra. In riserva.

5 SAELEMAEKERS. Lontano dall’Alexis che ha convinto tutti a suon di gol e assist. Non aiuta quasi mai Celik in difesa e, davanti, non riesce a mostrare la sua qualità. In calo.

7 CRISTANTE. Le solite letture preziose a metà campo, ma non solo. Un suo lancio di 50 metri apre il campo a Soulé, in occasione del gol vittoria. Bryan Costante.

6 KONÉ. Meglio col pallone che senza. Non fa da filtro, col Verona che riesce a trovare uomini liberi tra le linee, ma gioca spesso a due tocchi, come gli chiede Ranieri e quando parte non lo prende nessuno. Duella con Duda, richiamando l’attenzione di Pairetto. A fasi alterne.

6 ANGELIÑO. Manca la sua incisività in fase offensiva, dove anche contro il Verona pecca di precisione in cross e ultima scelta. Nel forcing finale degli ospiti, però, è tra i più attenti, con un paio di diagonali difensive non banali. Al contrario.

6 BALDANZI. Il meno attivo in trequarti. Nella ripresa ha sul destro la palla del 2 a 0, ma non è il suo piede e il tiro finisce lontano dalla porta. Poco baldanzoso.

7 SHOMURODOV. Ranieri lo lancia titolare e lui ci mette soltanto quattro minuti a decidere la partita, con un gol da centravanti. Oltre alla rete (la settima in stagione), si fa trovare dai compagni per le ripartenze, gestendo il pallone con qualità. El Dorado.

6 PISILLI. Prende il posto di Baldanzi, alla ricerca di una maggiore densità in mezzo al campo. Lui, come sempre, corre appresso a ogni avversario, senza mai risparmiarsi. Generoso.

6,5 DOVBYK. Entra al fianco di Shomurodov e dopo pochi istanti sfiora, col sinistro, il gol. Quella però rimane l’unica occasione a disposizione, in un finale caratterizzato dal Verona alla ricerca del pari e da una Roma chiusa in difesa. Doppia punta.

SV RENSCH. Entra solo nel finale, per far rifiatare Soulé che era stato dirottato a tutta fascia sulla destra.

SV EL SHAARAWY. Aiuta una Roma in difficoltà a respirare, dando il via ad un paio di ripartenze, senza però riuscire ad incidere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI