Pagelle

Le pagelle di Roma-Juventus 1-1: Koné onnipresente

Il francese domina lì in mezzo: corre, recupera e strappa. Svilar ovunque proteggici. Shomurodov ad azione rapida, Ranieri la risolve ancora coi cambi. Eclissi di Soulé

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
07 Aprile 2025 - 06:30

Per una striscia che s’interrompe, ce n’è un’altra che va avanti. Contro la nuova Juventus di Tudor, la Roma impatta e non riesce a conquistare l’ottava vittoria di fila in campionato. Nella ripresa però, al gol di Locatelli risponde quello di Shomurodov, che evita la sconfitta e permette a Ranieri di centrare il 15° risultato utile consecutivo in Serie A, dove l’ultima caduta rimane quella del 15 dicembre su quel ramo del lago di Como.

IL MIGLIORE 7 KONÉ Dopo una manciata di prestazioni grigie, torna il giocatore dominante che ha fatto innamorare la Roma in estate. In campo è onnipresente: corre, recupera palloni a raffica e strappa, aiutando la squadra a ribaltare l’azione. Damme ’na Manu.

L'ALLENATORE 6,5 RANIERI Stavolta le scelte iniziali non pagano, ma all’intervallo cambia e Shomurodov ci mette 4’ a dargli ragione. 15° risultato utile consecutivo in Serie A. Lunga vita al Sir.

7 SVILAR. Stavolta non riesce a mantenere la sua porta inviolata, ma non ha colpe sul grande tiro al volo di Locatelli. Per il resto, para tutto, compreso il volo sul colpo di testa di Nico Gonzalez, quando coi polpastrelli devia la palla sulla traversa. Una saracinesca da rinnovare.

6,5 MANCINI. Lotta contro tutto e tutti, da capitano, Colombo compreso. Nel secondo tempo si sposta al centro della difesa e migliora, marcando Vlahovic prima e Kolo Muani poi. Astuzia e core.

6 HUMMELS. Venerdì scorso ha ufficializzato il suo addio al calcio a fine stagione, ma la sua prestazione è lontana da quella di un ex giocatore. Ranieri lo sacrifica all’intervallo per avere una Roma più offensiva. Maledetto tempo. 

6 NDICKA. Titolare, come sempre, perdendo forse per stanchezza un po’ di lucidità. Si perde Nico Gonzalez in occasione della traversa. Meglio nel finale, quando aiuta a tenere botta sulla pressione della Juventus. Riserva accesa.

5,5 CELIK. Rientra dall’infortunio e viene schierato a tutta fascia, sulla destra. Non somiglia però allo Zeki che avevamo lasciato, neanche nel secondo tempo, quando torna a fare il braccetto. Viene sostituito al 72’. Guardate com’eri.

6 CRISTANTE. Non ha le geometrie di Paredes, ma garantisce equilibrio. Prende un giallo severo nel primo tempo e si fa rimpallare da Kalulu il possibile 1 a 0. Esce all’ora di gioco. Soldato Bryan.

5,5 ANGELIÑO. Ha il compito di seguire McKennie, non sempre lo fa in modo preciso, pur con diligenza. A mancare però è la sua qualità in avanti, dove sbaglia troppo e ogni suo errore, ormai, fa notizia. Icaro.

5,5 SOULÉ. Titolare contro il suo passato, ha voglia di strafare, ma non incide mai. Eclissi di Soulé.

6 EL SHAARAWY. Un po’ trequartista, un po’ esterno, con la solita generosità. Il palo gli nega il gol. Viene sostituito dopo 61’. Fara-On.

6,5 DOVBYK. Stavolta manca il gol, ma la prestazione c’è. Lotta e gioca per la squadra, mandando in porta Cristante, che spreca. Meriterebbe diversi fischi a favore, ma non secondo Colombo. Esce nel finale. Tempo Artempo.

7 SHOMURODOV. Gli bastano tre minuti e mezzo per pareggiare i conti sugli sviluppi di un corner. Poi lotta su ogni pallone. El Dorado.

6 PAREDES. Con lui la Roma riesce a mantenere il possesso, anche se Leandro non riesce a creare grandi occasioni. Punto luce.

6,5 GOURNA-DOUATH. Non si vedeva da Parma, Ranieri però decide di gettarlo nella mischia e lui lotta bene, facendo valere la fisicità. Recupera palloni preziosi davanti alla difesa. Potrebbe far male alla Juve in contropiede, ma è impreciso. Dinamo.

6,5 NELSSON. Personalità e fisicità al servizio della difesa. Coraggioso.

SV BALDANZI. Gioca 8 minuti, recupero compreso, troppo poco per accendersi. Senza voto.

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