Le pagelle di Empoli-Roma 0-1: è Soulamente amore
Come a Parma, anche a Empoli basta una giocata di Matias per i tre punti. Koné è ovunque e lo ferma soltanto il palo. Pellegrini a tutto campo. Ranieri cambia e vince

(GETTY IMAGES)
La Roma mette la quinta. La rincorsa giallorossa continua e a Empoli, in un Castellani vestito di giallo e di rosso, batte la squadra di D’Aversa col gol in avvio di Soulé. Tanta mole di gioco creata, ma poco cinismo per gli uomini di Ranieri, che torna a casa col bottino pieno, il settimo posto conquistato e diversi giocatori riposati in vista del San Mamés.
IL MIGLIORE 7,5 SOULÉ. Dopo quello di Parma, fa un altro gol da tre punti. La sensazione è che ora giochi libero mentalmente, in campo fa ciò che vuole e vederlo è un piacere. Migliore in campo.
L'ALLENATORE 7 Cambia nove undicesimi rispetto a Roma-Athletic e ancora una volta riceve le risposte sperate dalla squadra. Quinta vittoria di fila e settimo posto. Sir.
6,5 SVILAR. Reattivo sul tiro dal limite di De Sciglio dopo pochi minuti, trascorre il resto della serata toscana senza particolari pensieri, fino all’ultimo minuto, quando lascia scorrere sul fondo il colpo di testa di Kouamé. Spettatore.
6,5 NELSSON. Complici le assenze di Mancini e Celik, parte da titolare per la prima volta da giocatore della Roma, giocando da centrale di destra. Se la cava bene, facendo valere la fisicità nei duelli aerei. Buona la prima.
7 HUMMELS. Altro che vacanza, Mats torna e lo fa in grande stile. Vive in anticipo, costante, su tutto e tutti. Fa anche da aiuto regista a Paredes. Bentornato professore.
6 NDICKA. A turno riposano tutti, tranne lui. Evan fornisce la solita buona prova, sempre attento e concentrato. Mai senza.
6 ABDULHAMID. Gioca una partita da titolare quasi tre mesi dopo l’ultima volta (Como-Roma). Offre la solita corsa generosa, alla quale manca un po’ di qualità. Ad esempio a me piace Saud.
6,5 PAREDES. Detta costantemente i tempi della manovra romanista, di cui ormai è il fulcro. Spesso lo fa in orizzontale, ma di recente è in fiducia e prova giocate ambiziose che, visto il tasso tecnico, riescono il più delle volte. Metronomo.
7,5 KONÉ. Nelle ultime settimane era sembrato in calo, ma a Empoli Manu spolvera una prestazione sontuosa. È ovunque e, quando parte, non lo prende nessuno. Supera tutti, anche Silvestri, ma il palo gli nega il gol.
6 SALAH-EDDINE. Parte alla grande, con l’assist per il gol-vittoria. Quella al primo minuto, però, resta una delle poche giocate positive della sua serata. Una direzione giusta.
7 PELLEGRINI. Prova di grande intensità, in entrambe le fasi. Sfiora il gol col mancino, poi manda in porta Shomurodov con una giocata d’alta scuola. Ranieri a fine partita ne elogia la generosità e il talento. Capitano.
6 SHOMURODOV. Fa tutto bene, tranne il centravanti e fallisce due gol clamorosi nel primo tempo. È il più contento di tutti nel vedere il colpo di testa di Kouamé uscire fuori. Bella, ma non balla.
6 RENSCH. Entra bene, soprattutto per la sua abnegazione in fase difensiva. Centrato.
6,5 ANGELIÑO. Rispetto a Salah-Eddine garantisce più ritmo. Sfiora il gol dopo una giocata sontuosa. C’ha preso gusto.
6 CRISTANTE. Ha meno geometrie di Paredes in cabina di regia, ma nel finale garantisce il filtro davanti alla difesa. Compatto.
6 DOVBYK. Continua la staffetta con Shomurodov ma, quando entra, non fa meglio del collega uzbeko. Fatica ad entrare in partita, ma ha un buon guizzo in ripartenza, quando chiama al miracolo Silvestri con un pallonetto ravvicinato. Si può dare di più.
6,5 BALDANZI. Per lui è un ritorno a casa. Ranieri gli regala dieci minuti più recupero e lui ce la mette tutta per rendersi protagonista. Prima con un destro rasoterra, parato da Silvestri, poi con l’assist a Dovbyk, che non riesce a capitalizzare. L’aria di casa.
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