Pagelle

Le pagelle di Bologna-Roma 2-2: Paredes in cattedra

Leo comanda in mezzo: elegante e sicuro in impostazione, generoso in interdizione. Dovbyk lavora di sponda, tira poco ma si carica il peso massimo del rigore. Pisilli rimette intensità

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
13 Gennaio 2025 - 06:30

La fine giustifica i mezzi. E la prestazione della Roma soddisfa a metà: molto per come è maturato il punteggio finale, poco per i 4 minuti di follia che lo avevano ribaltato. Ma nonostante non si sia sbloccata la casella delle vittorie in trasferta, il risultato resta positivo e in scia con gli ultimi.

IL MIGLIORE 7 PAREDES. In mezzo al campo si muove con la sicurezza  e l’eleganza di chi se la comanda. Alla mezz’ora un suo bolide mette per la prima volta apprensione a Skorupski. Crea qualche ansia anche a Svilar con un disimpegno azzardato a inizio ripresa, cui però pone rimedio. Efficace anche in interdizione, lì in mezzo sale presto in cattedra e non scende più.

IL TECNICO 6,5 RANIERI Ancora una volta se la gioca a viso aperto, accettando i relativi rischi. Per un’ora la squadra subisce poco, poi è costretta a sbilanciarsi ma alla fine viene premiata.

6,5 SVILAR. Sollecitato a più riprese dai compagni sui piedi quando gli avversari pressano altissimi in avvio, deve volare già nei primi 10’ in stile Playstation sul primo palo. Si ripete prima e dopo i gol subiti, sui quali non ha grandi colpe.

6,5 MANCINI. Costretto a fare ricorso a tutto il mestiere di cui dispone contro Dominguez, che sul suo versante è una scheggia. Fa sentire i tacchetti agli avversari e la grinta all’arbitro, che lo sanziona salvo poi concedere il rigore. Decisivo quando trasferisce il piglio giusto ai suoi per riprendere il match.

6 HUMMELS. Perfetto nella lettura delle linee di passaggio. Diventa uomo in più quando sale palla al piede, ma contro avversari più veloci deve concedere qualcosa.

6 NDICKA. Trascorre la prima ora senza pericoli. Poi quando la squadra si sbilancia nascono le prime difficoltà, ma ha il merito di trovare il rigore che fissa il 2-2.

6,5 SAELEMAEKERS. Ex di turno, conosce bene le potenzialità dei dirimpettai e aiuta in fase difensiva, pagando però dazio dalla parte opposta, dove è meno brillante del solito. Eppure la sfida la sblocca lui, inventando letteralmente l’1-0, sia pure con la complicità di Skorupski. Esce fra gli applausi.

6 KONÉ. Nella prima parte resta guardingo e un pochino sottotono. Poi prende parte alla manovra che origina il provvisorio 1-0, ma i ritmi sono lontani dalle abitudini.

6 PELLEGRINI. Il capolavoro del derby gli vale la conferma. Per un tempo si vede a sprazzi, poi entra nell’azione del vantaggio con l’intuizione che spalanca il campo a Koné. Il rigore subito arriva dal mani di Manu e lo affranca dalla trattenuta che avrebbe causato la stessa sanzione. Alti e bassi.

6,5 ANGELIÑO. Aiuta molto Ndicka alle sue spalle, senza disdegnare la fase propositiva, nella quale è fra i più brillanti. Quando ribalta il fronte lo fa sempre con qualità.

6 DYBALA. Danza sul pallone dalla trequarti in su, incantando come spesso capita quando è in possesso. Ma sul finire del primo tempo fallisce un’occasione ghiottissima. Nella ripresa la verve evapora col passare dei minuti, fino al cambio.

6,5 DOVBYK. Fin dalle prime battute riprende dal gioco di sponde che tanto ha fruttato nell’ultima gara. Si trova la palla sulla testa a pochi metri dalla porta quasi senza accorgersene e non può imprimere forza, poi serve una gran palla a Dybala non sfruttata. Quando la potenziale occasione arriva sui suoi piedi, tentenna troppo e perde l’attimo. Ma si carica il peso massimo del rigore a tempo scaduto. Glaciale.

6 CELIK. Riporta la linea arretrata a 4, ma si propone con continuità.

6,5 PISILLI. Restituisce intensità al centrocampo, vincendo una lunga serie di contrasti. Carico. 

6 EL SHAARAWY. Si alterna sulle due fasce, con alterni risultati.

S.V. BALDANZI. Nei minuti conclusivi contribuisce ad alzare il baricentro.

S.V. ZALEWSKI. Si sistema a sinistra, partecipando al forcing finale.

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